Il casellario giudiziario italiano diventa europeo

Red

Risposta tecnologica ad una criminalità sempre più senza frontiere e alla crescente domanda di sicurezza avanzata dai cittadini. Il casellario giudiziario italiano, che custodisce oltre 6 milioni di schede con i precedenti penali e civili dei cittadini, diventerà “europeo” riducendo così drasticamente i tempi dello scambio, con gli archivi giudiziari degli altri Paesi, delle informazioni sui profili penali delle persone straniere coinvolte in fatti delittuosi. Il Dipartimento Affari di Giustizia e la Direzione Generale Sistemi Informativi Automatizzati del Ministero della Giustizia, infatti, hanno siglato con il CNIPA-Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione un accordo per la partecipazione italiana al progetto pilota di “Casellario Europeo”, nell’ambito del Network of Judicial Registers (NJR), per lo scambio elettronico di informazioni sui precedenti penali dei cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea. Nel gennaio scorso la Commissione Europea aveva approvato il piano d’investimenti per il progetto per la interconnessione, per un importo complessivo di oltre 941 mila €, il 70% finanziato dalla stessa UE e il restante 30% a carico del CNIPA e del Ministero della Giustizia. La durata del progetto è stata inizialmente fissata in due anni, ma verrà ampliata in relazione alla graduale partecipazione di altri Stati europei. In particolare, ha spiegato il presidente prof. Fabio Pistella, «il CNIPA darà il proprio supporto, sia per le soluzioni tecnologiche con le proprie competenze professionali e progettuali per le connessioni telematiche internazionali (attraverso le reti europea “TESTA” ed italiana SPC, il cui punto di interconnessione è appostato presso lo stesso CNIPA), sia per le soluzioni di interfaccia tra il sistema italiano e uguali altri sistemi nazionali».Grazie al “Progetto NJR”, attualmente Francia, Germania, Spagna, Belgio e Lussemburgo hanno realizzato l’interconnessione tra i propri casellari giudiziali; Repubblica Ceca e Slovacchia sono prossime all’adesione. Adesso anche l’Italia, già dotata di un sistema informativo tecnologicamente adeguato, entra a far parte della piattaforma europea sperimentale implementando i propri sistemi e le relative procedure attraverso la specifica rete telematica (TESTA-Trans European System).«Il progetto è fortemente innovativo in quanto consente la registrazione telematica in ambito nazionale delle sentenze di condanna pronunciate a carico dei propri cittadini da parte delle Autorità giudiziarie di altri Paesi membri. Non solo», ha precisato Pistella, «ma permette l’interrogazione diretta, per via telematica, dei casellari giudiziali degli altri Stati partecipanti all’iniziativa. Si tratta di una novità consistente in quanto attualmente lo scambio di tali informazioni avviene esclusivamente per via cartacea e attraverso procedure lente, tali da scoraggiare spesso le richieste stesse da parte delle altre magistrature».Dall’esperienza del progetto pilota è sinora emerso che con "NJR" la magistratura riceve risposte e notifiche in meno di 48 ore, rispetto alle alcune settimane necessarie con le procedure tradizionali.Per la realizzazione di questo consistente processo di automazione in chiave europea del casellario giudiziario italiano è stata avviata una serie di attività finalizzata, tra l’altro, alla riclassificazione dei reati e delle sanzioni secondo gli standard definiti dal Progetto Pilota; alla modifica di data base e di procedure d’interrogazione e di aggiornamento; all’implementazione del software per l’invio e la ricezione delle richieste da o verso gli altri Stati, nonché per la trasmissione delle risposte, secondo i web-services del pilota; alla realizzazione di nuove funzionalità per la gestione automatica e/o manuale delle richieste provenienti da altri Paesi; utilizzo della rete europea “TESTA” come infrastruttura di trasmissione ed alla definizione dei dettagli implementativi da parte di specifici gruppi di lavoro. –