Incontro tra Direttori Generali di Protezione civile

Roberto Imbastaro

Il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha partecipato oggi a Budapest, presso la sede del Ministero dell’Interno Ungherese – Presidente di turno dell’Unione Europea – alla 26esima riunione dei Direttori Generali di Protezione civile di 31 Stati dell’Ue, dell’Area economica europea e di Paesi candidati. 

E’ stata una giornata di discussione intorno ai punti chiave di un documento elaborato dalla Commissione europea a fine dicembre 2010, la Comunicazione intitolata "Potenziare la reazione europea alle catastrofi: il ruolo della protezione civile e dell’assistenza umanitaria".

Nel lavoro, sottoposto all’attenzione dei singoli Stati, sono espresse le proposte per la revisione dell’attuale normativa europea in materia di Protezione civile, alla luce delle innovazioni introdotte dal Trattato di Lisbona e dall’accorpamento sotto la guida della commissaria Kristalina Georgieva nella nuova “Direzione Generale Humanitarian Aid and Civil Protection” del settore dell’aiuto umanitario (DG ECHO) con quello di Protezione civile.

A questo proposito, la delegazione italiana ha sottolineato l’esigenza di salvaguardare il ruolo della componente di Protezione civile nella nuova Direzione generale rispetto a quella umanitaria, storicamente preponderante nelle politiche umanitarie. 

La proposta legislativa della Commissione europea per la riforma degli strumenti legislativi che disciplinano il Meccanismo europeo di Protezione civile è attesa per la fine del 2011; in previsione di tale appuntamento i Direttori di Protezione civile hanno suggerito modifiche e approfondimenti rispetto al documento preparato dalla Commissione. In particolare, si sono confrontati su come poter modificare il contesto normativo e le modalità di finanziamento del Meccanismo europeo di Protezione civile, come rafforzare la capacità di risposta del sistema in emergenza con la creazione di un unico Emergency Response Centre europeo che unifichi le pre-esistenti sale operative del Meccanismo di Protezione civile e del settore umanitario, come potenziare la capacità di studiare e prevenire i disastri al fine di poter individuare quei rischi che potrebbero determinare emergenze tali da richiedere la mobilitazione dei diversi Stati membri e per i quali e’ necessaria un’adeguata pianificazione