Innovazione italiana al servizio dell’Industria 4.0

redazione

Poco più di un secolo per passare dalla prima alla quarta rivoluzione industriale.
Dalla produzione di massa alle catene di montaggio, dall’introduzione dell’elettronica per automatizzare i processi produttivi fino all’avvento di Internet con l’utilizzo di strumentazioni intelligenti, interconnesse e collegate in Rete.

Oggi l’Industria 4.0 – identificata come l’insieme delle tecnologie attraverso le quali le imprese avranno la possibilità di innovare il loro modello di business – rappresenta il futuro della manifattura industriale.

Il Piano Nazionale Industria 4.0 si pone l’obiettivo di innalzare il livello tecnologico del settore manifatturiero italiano, favorendo l’introduzione di tecnologie innovative basate sull’integrazione tra macchine, processi produttivi e prodotti finali. Le tecnologie abilitanti all’Industria 4.0 sono rappresentate anche dalle stampanti 3D connesse a software di sviluppo digitali.

ROBOZE, coniugando competenze meccatroniche legate all’ingegneria dei materiali, progetta e produce la futura generazione di soluzioni di stampa 3D con tecnologia FFF.
L’elevata precisione delle sue soluzioni è garantita dal Beltless System, sistema brevettato dall’azienda, il quale permette di raggiungere livelli di precisione meccatronica di 25 micron. Altro elemento significativo è l’estrusore HVP (High Viscosity Polymers), gioiello della meccanica brevettato dal team ROBOZE, con il quale è possibile gestire materiali ad alta viscosità, difficili da estrudere, come il PEEK, permettendo così di raggiungere standard qualitativi superiori rispetto ad altre soluzioni presenti sul mercato.
ROBOZE è in grado di ingegnerizzare e offrire polimeri termoplastici ad alte performance, resistenti alle condizioni di esercizio più estreme, che permettono di accogliere le richieste di settori come Aerospace, Motorsport, Oil&Gas e Automotive.
Molte aziende leader di settore usano quotidianamente, in sostituzione al metallo, la tecnologia di stampa 3D ROBOZE riducendo costi e tempi di lavorazione.

Gli incentivi offerti dal Piano Nazionale Industria 4.0 – come l’iperammortamento, il credito di imposta sui costi sostenuti nell’ambito di un progetto di R&S ed altri strumenti agevolativi – incentivano, appunto, le aziende italiane ad incrementare gli investimenti volti all’adozione delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 e ad aumentare le spese in ricerca, sviluppo e innovazione, con soluzioni come quelle firmate ROBOZE.

Le stampanti 3D ROBOZE dispongono di Wi-Fi integrato, che rende possibile inviare da remoto informazioni relative ai file da stampare. Inoltre, è anche in grado di comunicare con altri macchinari a monte o a valle del ciclo produttivo. Le stampanti 3D per poter funzionare correttamente necessitano dell’approvvigionamento continuo di materia prima, un compito che può essere svolto da una macchina in grado di monitorarne la quantità residua e lo stato di umidità, applicando opportuni processi di deumidificazione. ROBOZE ha, per esempio, realizzato un Dryer, predisposto a sua volta per dialogare con la stampante, in grado di conoscere l’attività che in ogni momento si sta svolgendo per poter regolare il livello di essicazione da garantire alla materia prima.

I benefici derivanti dagli adeguamenti tecnologici dell’Industria 4.0 sono numerosi, dalla diminuzione dei tempi di prototipazione e produzione a una migliore qualità della parti finali mediante sensori che monitorano la produzione in tempo reale, fino a una maggiore produttività attraverso la riduzione di errori e fermi macchina.

Un simile approccio contribuirà alla creazione di quelle smart factories (fabbriche intelligenti), dove verrà realizzata l’integrazione tecnologica capace di incrementare il valore aggiunto dei processi produttivi delle singole aziende coinvolte.