Inquinamento marino: il pattugliatore d’altura Sirio a RAMOGEPOL 2013

Michele Paese

Uno scenario inquietante quello previsto dall’esercitazione RAMOGEPOL, iniziata lo scorso 8 ottobre nelle acque dello stretto di Bonifacio e conclusasi oggi. Due petroliere che si scontrano in mare, nelle Bocche di Bonifacio, e riversano il loro carico in mare. Un’eventualità da incubo eppure reale, visto il gran traffico nella zona e l’esercitazione non poteva essere più concreta e utile.

Martedì 8 ottobre a bordo di nave Sirio, ormeggiata nel porto di Ajaccio,  alla presenza del Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Filippo Maria Foffi, e del Comandante di nave Sirio, capitano di fregata Emanuele Di Franco, è intervenuto il Principe Alberto II di Monaco per assistere alla cerimonia di inizio attività. Vi hanno preso parte navi mercantili e militari, oltre a sei velivoli ed equipaggi messi a disposizione dai tre Paesi firmatari dell’accordo Ramoge (Italia, Francia e Principato di Monaco) e da quest’anno anche dalla Spagna.

All’attività in mare, pianificata e condotta dal Premar Med (Maritime Prefecture of the Mediterranean Sea) e frutto dell’Accordo Ramoge, rappresenta un segnale tangibile di cooperazione tra i governi, nella gestione della lotta agli inquinamenti accidentali ed il perfezionamento delle tecniche di intervento anche nel campo della ricerca e soccorso del litorale mediterraneo.