Internet safer day, gli strumenti di controllo

Paola Fusco
Gli adolescenti italiani utilizzano ampiamente i social network e 9 su 10 preferiscono Facebook, ma
solo il 40% conosce le impostazioni per la privacy. E sebbene i genitori siano molto preoccupati dai rischi della pedofilia on line, meno di 8 genitori su 100 utilizzano il parental control per la sicurezza dei pc. E’ quanto emerge da un’ indagine del Moige (movimento genitori) alla vigilia del ‘Safer Internet Day’, Giornata europea dedicata all’ uso sicuro e responsabile delle nuove tecnologie fra i giovani. Oltre l’82% dei ragazzi tra i 15 e 16 anni usa Facebook, dice la ricerca, che vede i genitori impreparati e disorientati ad affrontare i rischi nonche’ fiduciosi nei comportamenti dei figli in Rete. Le misure di controllo e prevenzione adottate dai genitori non sembrano tra le più severe: 6 genitori su 10 (60%) si limitano a parlare genericamente dell’ argomento con i propri figli, 4 su 10 (43%) navigano insieme a loro (ma solo il 28,1% se i figli hanno 15-16 anni) e solo 3 genitori su 10 (33,3%)
condividono la scelta dei siti da visitare. Il 40% controlla periodicamente siti visitati e le attività online, mentre pochissimi, solo 8 genitori su 100 (7,8%), utilizzano le funzioni di Parental Control messe a disposizione dai software di sicurezza. E comunque non sembra esserci consapevolezza dei
pericoli per la privacy e conoscenza delle necessarie misure di protezione: solo 3 adulti (30%) e 4 ragazzi su 10 (40%) sanno come impostare le regole di privacy nei Social Network. I genitori, secondo la ricerca, tendono a concentrare la sensazione di rischio nei "contatti indesiderati con
sconosciuti", temuti nel 56,7% dei casi e soprattutto verso la pedofilia, considerata fonte di preoccupazione da quasi 7 genitori su 10 (67,8%). Più limitata la percezione del rischio verso i giochi d’ azzardo e acquisti impropri: "basta non dare in mano una carta prepagata ai ragazzi", infatti meno di 4 genitori su 10 (34%) se ne preoccupano. La preoccupazione pero’ cresce con uno sguardo più attento agli atteggiamenti dei ragazzi: tra i ragazzi della fascia dai 15 ai 16 anni, ad esempio, la
pubblicazione delle foto personali e dei familiari raggiunge l’ 81,4%, come la rivelazione del luogo dove vanno a scuola (62,9%), o gli eventi a cui partecipano (51,4%), o i luoghi frequentati (30%). Emerge quindi, conclude il Moige, la necessita’ di una strategia di controllo e di un’ attivita’ di formazione per genitori e figli all’ interno della scuola.