Ipsema: anche sulle navi pericoli in cucina

Red

Maggiore attenzione e conoscenza approfondita degli strumenti di lavoro da usare con cautela e responsabilità possono contribuire a ridurre, se non evitare, incidenti sul lavoro nelle cucine di bordo.
A tal fine l’IPSEMA, Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo, in collaborazione con forMare, Polo Nazionale di Formazione per lo Shipping, istituito da Confitarma nel 2006, ha realizzato il “Quaderno di formazione per la sicurezza in cucina a bordo delle navi”.
Si tratta della prima iniziativa di una collana editoriale che l’IPSEMA dedica al tema della prevenzione presentata a Napoli oggi dal Presidente dell’IPSEMA, Antonio Parlato e dal Presidente di Confitarma, Nicola Coccia, presso la Stazione Marittima nella Sala Elettra del Palazzo dei Congressi.
Il Presidente dell’IPSEMA, Antonio Parlato ha specificato che “già l’OIL attraverso la pubblicazione di tre convenzioni ha precisato la misura della specificità e della specializzazione richiesta a bordo delle navi e dell’importanza della professionalità dei cuochi di bordo. Specializzazione quella del lavoro marittimo in generale che l’Istituto ha sottolineato più volte. Oggi l’IPSEMA ribadisce la necessità di una strategia anche di comunicazione per la diffusione di semplici regole per evitare incidenti agli addetti delle cucine. Una scelta attuale che IPSEMA, CONFITARMA e forMare, hanno colto su un duplice piano: il primo attinente all’attuale versatilità che la capacità professionale dei cuochi di bordo – specie dinanzi alla crescita del comparto crocieristico, con milioni di passeggeri di diverse etnie – deve saper dimostrare, diversificando l’offerta rapportandola alla variegata domanda formulata dagli ospiti delle navi passeggeri. Mentre va premesso che anche agli equipaggi, tra l’altro sempre più internazionali, vanno assicurate, come è peraltro scontato, la qualità e la varietà dell’alimentazione; sull’altro piano, quello della sicurezza e della prevenzione degli infortuni che possono colpire cuochi, aiuto-cuochi ed altri addetti alle cucine”.
“E’ importante – ha concluso il Presidente Parlato – che si faccia tesoro da parte dei lavoratori potenzialmente coinvolti dai rischi descritti. E che se ne tenga conto sempre. E non solo in speciali momenti come questo nei quali più alte sembrano, per una serie di tristissime vicende, la sensibilità e l’attenzione della pubblica opinione e delle istituzioni”.
“Il tema di oggi è molto importante – ha dichiarato il Presidente di CONFITARMA, Nicola Coccia – anche e soprattutto alla luce dei recenti, terribili, eventi legati al mondo del lavoro. Gli infortuni sul lavoro sono una piaga sociale che non va considerata quale evento a sé stante ma quale diretta conseguenza della mancanza di sicurezza che è, e non potrebbe essere diversamente, strettamente legata alla prevenzione.
“Questo primo quaderno è un concreto esempio di quello che si sta facendo per la formazione e l’aggiornamento dei lavoratori marittimi in materia di igiene e sicurezza del lavoro a bordo delle navi mercantili e da pesca, in linea con le normative nazionali ed internazionali di settore. Voglio poi sottolineare la sinergia che caratterizza il nostro settore, e che fa onore al cluster marittimo: forMare si è adoperata per mettere a disposizione degli allievi del corso “cuochi di bordo ed equipaggio” questo manuale sulla sicurezza e grazie all’IPSEMA è stato possibile realizzare questa pubblicazione che sarà messa a disposizione di tutte le compagnie di navigazione.
“Sviluppo e sicurezza vanno di pari passo – ha concluso il Presidente Coccia – se si vuole garantire un ritmo di crescita sostenibile a lungo termine, buoni standard di vita ed alti livelli di coesione sociale. L’industria armatoriale italiana lo sa bene e infatti, in questi anni di eccezionali performances quantitative e qualitative della flotta, gli armatori hanno sempre rivolto un’attenzione particolare alla sicurezza a bordo”.
Al termine della presentazione è stata distribuita una copia del primo “Quaderno di formazione per la sicurezza in cucina a bordo delle navi”.
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I dati. Secondo il Censis, in Italia, su 4 milioni di infortuni domestici annui, il 65% avviene in cucina, mentre dai dati in possesso dell’IPSEMA, che tengono conto delle differenze strutturali, d’impiego e delle tabelle d’armamento tra categorie di navi, si rileva che sul totale degli infortuni il 26,7% sulle navi passeggeri e l’11,8% sulle navi da carico, avviene negli ambienti della ristorazione e servizi complementari”.
Nei servizi di mensa, bar (oltre a servizi di camera e maneggio stoviglie) le cause sono state legate per lo più a scivolate e cadute in piano (34%) a compressioni, urti e schiacciamenti (21%) alla cadute da scale (19%) ad attrezzi ed utensili da lavoro (8%) a materie taglienti (7%) ed a materie ustionanti (4%).
Colpiti soprattutto mani e dita (26%) seguiti dagli arti inferiori (14%), testa (13%), parti multiple (12%), piedi e dita (8%). Seguono addome, fianchi, bacino e regione sacrale (4%) e, nella stessa percentuale, torace, costole e schiena.