La Polizia di Stato ha eseguito l’ordine di custodia cautelare in carcere a carico del protagonista della violenta aggressione contro la convivente

redazione

La sera di sabato scorso 11 aprile 2020 la sala operativa della Questura veniva allertata da una segnalazione telefonica anonima che sul network facebook era stato diffuso un video di una brutale aggressione in danno di una donna domiciliata nel quartiere Libertà di Bari.

Le immediate indagini consentivano innanzitutto di verificare la veridicità della segnalazione attraverso la consultazione di facebook da cui effettivamente risultava che una giovane ragazza, dopo essere stata strattonata da un uomo, veniva da questi scaraventata sulla pavimentazione stradale e ripetutamente colpita con violenti calci all’addome e al viso nonché fortemente schiaffeggiata per poi essere sputata in viso.

Il luogo dell’aggressione era subito individuato nei pressi dell’appartamento dove gli agenti, grazie alla collaborazione offerta dalla donna che aveva eseguito la segnalazione al “113”, riuscivano a rintracciare la vittima: una ragazza di 23 anni che conviveva da circa 7 mesi con un uomo di 45 anni, autore dell’aggressione.

Nonostante la ragazza dichiarasse ai poliziotti di essere la donna oggetto della vile ed inaudita aggressione, sminuiva l’accaduto specificando che si era trattato di un fatto del tutto episodico dovuto ad un momento di gelosia generato peraltro da lei stessa. Per tale ragione rifiutava di formalizzare denuncia nonché di allontanarsi da quell’abitazione invito rivoltole a più riprese dagli agenti intervenuti e dalla stessa mamma.

Le successive ed urgenti indagini consentivano di appurare, con elementi utilizzabili in dibattimento, che la povera donna era già stata vittima di analoghe condotte criminose da parte del suo convivente e quindi veniva formalizzata dettagliata informativa che consentiva al P.M. della Procura di Bari di richiedere al Gip l’emissione di un provvedimento cautelare restrittivo a carico dell’autore.

Ieri, il Gip, su conforme richiesta del P.M., emetteva Ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del pregiudicato, classe 1975, ritenuto responsabile del delitto ex art. 572 c.p. (maltrattamenti in famiglia). Questi, rintracciato presso il suo domicilio ove si trovava con la vittima, veniva condotto negli uffici della Questura e al termine delle formalità di rito accompagnato presso la Casa Circondariale di Bari.

Continuano le indagini al fine di acquisire altri elementi probatori a supporto del quadro indiziario ipotizzato.