La Polizia smantella un sodalizio criminale che favoriva l’ingresso illegale di cittadini albanesi negli Stati Uniti

redazione

La Polizia di Stato ha concluso un´articolata attività investigativa che ha portato all´esecuzione di tre misure cautelari nei confronti di P.P., 37enne albanese, e di due italiani di 47 e 44 anni.
I tre avevano costituito un sodalizio criminale che, a partire dal 2013, aveva consentito a decine di cittadini albanesi di entrare illecitamente negli Stati Uniti d´America. Il tutto attraverso un giro di falsi passaporti alimentato dal cittadino albanese e alla successiva attività del 47enne e del 44enne, che gestivano un´agenzia di viaggi nel folignate.
Innanzitutto, il cittadino albanese provvedeva alla contraffazione di passaporti italiani dei quali era stato denunciato il furto o lo smarrimento apponendovi le foto e le generalità dei connazionali che volevano recarsi negli U.S.A. Fatto ciò, i due italiani prenotavano i relativi biglietti aerei compilando il modulo E.S.T.A. e dichiarando falsamente che i viaggiatori possedevano la doppia cittadinanza albanese e italiana.
In questo modo, i cittadini albanesi entravano negli U.S.A. senza bisogno di visto d´ingresso, potendo trattenersi teoricamente per i soli 90 giorni previsti dal regime E.S.T.A., ma in molti casi permanendo in quel Paese ben oltre la scadenza consentita.
Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura, coadiuvati dagli agenti del Commissariato di Foligno, sono tuttavia riusciti a smantellare questo sodalizio criminale. Tutto è partito da una segnalazione di un´agenzia statunitense deputata al monitoraggio delle frontiere, l´International Homeland Security, che aveva rilevato un numero anomalo di prenotazioni di biglietti aerei per gli U.S.A. ed un consistente flusso di cittadini albanesi verso tale Paese.
A quel punto, i poliziotti della Squadra Mobile hanno iniziato una lunga ma proficua attività investigativa, che gli ha consentito di individuare nella agenzia di viaggi la centrale di smistamento dei cittadini albanesi verso gli U.S.A. e in P.P. l´uomo dell´organizzazione che aveva il compito di procacciare sia i clienti che i documenti falsi. I tre guadagnavano migliaia di euro per ogni albanese che facevano entrare negli Stati Uniti con il suddetto stratagemma, applicato in diverse decine di casi.
Quest´oggi, tuttavia, la loro attività criminale è cessata, visto che gli uomini della Squadra Mobile e del Commissariato di Foligno, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Perugia, che ha loro contestato la commissione del grave reato di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento pluriaggravato della immigrazione clandestina ed alla ricettazione, hanno dato esecuzione alle misure cautelari emesse nei loro confronti dal GIP presso il Tribunale di Perugia.
In particolare, P.P. è stato arrestato in quanto destinatario di misura custodiale in carcere e ristretto al carcere di Capanne. Ai due italiani, invece, è stata applicata la misura degli arresti domiciliari.