“La Protezione civile nella società del rischio"

redazione

“La protezione civile nella società del rischio: la responsabilità del Sistema e dei diversi attori nelle prospettive di riforma legislativa”: questo il titolo del convegno nazionale che si svolgerà nel pomeriggio di venerdì, 29 maggio, presso la Sala conferenze dell’Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali di Siracusa.

Organizzata dal Dipartimento della protezione civile in collaborazione con Fondazione CIMA e con lo stesso Istituto Superiore Internazionale di Scienze Criminali, la giornata di studio si pone l’obiettivo di coinvolgere magistrati, avvocati, giuristi, parlamentari e operatori in un confronto aperto sui temi della responsabilità del Sistema nel suo complesso e dei diversi attori che ne fanno parte, confronto ancora più significativo anche alla luce del percorso di riforma legislativa avviato da qualche mese in Parlamento sulle norma in materia di protezione civile, un settore fortemente caratterizzato dall’incertezza scientifica e dal rischio.

L’incontro – il terzo del filone “La protezione civile nella società del rischio” dopo quelli svoltisi nell’ottobre del 2011 a Roma, presso la Biblioteca Nazionale Centrale, e nel novembre del 2013, nell’Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Milano – è una tappa del percorso volto a migliorare il sistema di protezione civile e individuare le buone pratiche condivise dal sistema che possano essere da guida anche nel processo di riforma normativa intrapreso.

I lavori, introdotti dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e coordinati nella sezione di tavola rotonda dal Presidente della Corte di Appello di Milano, Giovanni Canzio, saranno aperti dalle due relazioni del Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, e dall’onorevole Chiara Braga, prima firmataria della proposta di legge, in discussione alla Camera, per il riordino della protezione civile. Alla deputata Raffaella Mariani, relatrice della proposta normativa, e al Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini, saranno invece affidate l’introduzione e le conclusioni.