In tutto il mondo si prevede che l’uso di automobili elettriche subirà una rapida accelerazione, spinta dalla domanda dei consumatori e dalle politiche dei governi volte ad affrontare il cambiamento climatico. Secondo un nuovo rapporto di Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS), il futuro della mobilità è chiaramente elettrico, ma la transizione porterà ad una trasformazione radicale del rischio per produttori, fornitori e assicuratori e avrà un impatto significativo sulla responsabilità civile per i prodotti automobilistici.
“Dalle reti della supply chain ai processi di produzione fino al prodotto finito, l’industria automobilistica dovrà fronteggiare nuovi rischi per permettere la transizione verso i veicoli elettrici”, afferma Daphne Ricken, Senior Underwriter Liability di AGCS. “La prevista crescita del numero di automobili elettriche porta con sé la prospettiva di scoprire nuovi difetti o problemi di prestazioni, costi di riparazione più elevati, rischi di incendio e rischi cyber e persino l’approvvigionamento e lo smaltimento sostenibile di componenti e materiali per le batterie”.
Una nuova pubblicazione di AGCS, “The Electric Vehicles R-ev-olution: Future Risk And Insurance Implications”, sottolinea che l’uso delle automobili elettriche è destinato ad aumentare in futuro: il loro costo diminuisce progressivamente, la scelta di nuovi modelli disponibili raddoppia, l’autonomia di guida aumenta e i consumatori e i governi richiedono veicoli ecologici a basse emissioni. La International Energy Agency (Agenzia Internazionale per l’Energia) prevede oltre 100 milioni di automobili elettriche sulle strade nel 2030 – rispetto ai circa 7 milioni di oggi – con vendite annuali di circa 20 milioni di veicoli, trainate dalla crescita in Cina – già il più grande mercato del mondo – Unione Europea (seconda per importanza), Giappone, Canada, Stati Uniti e India.
Sicurezza e affidabilità: I test condotti dall’Allianz Center for Technology (AZT) hanno dimostrato che i componenti ad alto voltaggio delle automobili elettriche sono di norma ben protetti e non saranno danneggiati nella maggior parte degli incidenti. Le valutazioni statistiche dell’ufficio sinistri di Allianz mostrano inoltre che ad oggi i veicoli elettrici hanno meno probabilità di essere coinvolti in incidenti, poiché di solito percorrono brevi distanze con un chilometraggio complessivo limitato. Tuttavia, i danni subiti possono essere, in media, più costosi rispetto alle auto tradizionali.
Rischi d’incendio: Come per i veicoli convenzionali, i componenti elettrici difettosi e i cortocircuiti possono innescare un incendio, mentre le batterie agli ioni di litio possono bruciare se danneggiate, sovraccaricate o sottoposte a temperature elevate. Gli incendi delle batterie ad alta tensione possono essere molto intensi e difficili da estinguere, e possono anche rilasciare alti livelli di gas tossici. Per controllare e mettere in sicurezza tali incendi possono essere necessarie anche più di 24 ore. A causa della relativa bassa frequenza di questi eventi fino ad oggi, i servizi di risposta e di soccorso hanno un’esperienza limitata nell’affrontare tali incidenti.
Questioni ambientali: A dispetto della loro fama “green”, le problematiche ambientali possono rappresentare un potenziale reputazionale e di responsabilità per i produttori e i fornitori di veicoli elettrici. Una rapida diffusione delle automobili elettriche richiederà ai produttori di rifornirsi in modo sostenibile di componenti e materie prime essenziali man mano che la produzione aumenta. Ad esempio, la tecnologia delle batterie determinerà un enorme incremento della domanda di cobalto e litio che supererà la fornitura attuale eaddirittura si prevede che richiesta di litio triplicherà entro il 2025. Sarà quindi essenziale un efficace riciclaggio e riutilizzo dei materiali. Le preoccupazioni per l’ambiente e per i temi sociali porranno inoltre l’accento sull’approvvigionamento sostenibile dei minerali, nonché sulla tracciabilità e trasparenza delle supply chain. Anche le batterie ad alta tensione potrebbero rappresentare un rischio di inquinamento se non vengono smaltite correttamente.
Velocità d’immissione sul mercato e potenziali difetti: I produttori sono sotto pressione per accelerare la transizione alla mobilità elettrica. Secondo l’analisi del’ufficio sinistri di AGCS, la combinazione di nuove tecnologie, i brevi cicli di sviluppo e la nuova stampa 3D/4D nella produzione potrebbero portare ad un aumento dei difetti e dei problemi di qualità, innescando, per l’industria automobilistica, richiami di prodotti che sono già tra i più grandi e complessi rispetto a qualsiasi altro settore.
Preoccupazioni sul tema cyber: Si ritiene che le automobili elettriche, abbiano aumentato la connettività e si affidino maggiormente a dati, sensori e software, compresa l’intelligenza artificiale, per gestire i loro sistemi e per la guida assistita. Come per i mezzi tradizionali, è probabile che l’aumento della connettività dia luogo a vulnerabilità informatiche, compresa la minaccia di attacchi, interruzioni di sistema, bug e glitch. Si sono già verificati richiami di prodotti nel settore automobilistico per ragioni di sicurezza informatica.
Implicazioni assicurative e complessità dei sinistri
La mobilità elettrica avrà molte implicazioni per le coperture assicurative e i conseguenti sinistri, poiché la tecnologia crea nuovi rischi ed esposizioni e poiché la responsabilità civile si sposta all’interno della catena di fornitura. L’aumento dei veicoli elettrici avrà un impatto significativo sull’assicurazione di responsabilità civile dei prodotti automobilistici.
“Le parti e i componenti saranno maggiormente integrati. Quelle che prima potevano essere tre sezioni di un’automobile convenzionale, oggi potrebbero essere una sola parte di un’automobile elettrica, sollevando domande su come questi elementi interagiscono e su quale produttore o fornitore sia responsabile di un eventuale difetto. Inoltre, i ricambi auto conterranno sempre più sistemi integrati”, spiega Ricken. “La maggiore complessità della supply chain, e la dipendenza dai produttori di software e tecnologia porteranno a nuove esposizioni e a una suddivisione delle responsabilità nella catena del valore”.