Lavoro: via libera del Consiglio dei Ministri al decreto sicurezza

Tiziana Montalbano

Varato nel pomeriggio di ieri dal consiglio dei ministri il Testo Unico sulla sicurezza nel lavoro.
Il dl ha trovato, infatti, il primo via libera per passare all’esame delle commissioni parlamentari e della Conferenza Stato-Regioni.
Obiettivo chiave del Testo è la tutela di tutte le lavoratrici e i lavoratori con sanzioni significative per le aziende che non rispetteranno le regole sulla sicurezza dei dipendenti.
Un’ inasprimento delle pene che non vede d’accordo Confindustria e le altre associazioni di categoria. Secondo il presidente degli industriali Luca Cordero di Montezemolo “Inasprendo le pene non si salva nemmeno una vita umana, perché la risposta è la prevenzione”.
Saranno, infatti, tagliate fuori dalla possibilità di lavorare per le opere pubbliche quelle aziende che non rispetteranno le regole sulla sicurezza e verranno sanzionate quelle con oltre il 20% di lavoratori in nero. Previsti, anche, provvedimenti a favore della formazione e iniziative scolastiche per favorire una migliore cultura della sicurezza.
Per Romano Prodi. “Questo decreto non ha intenti punitivi, non mette nel mirino le imprese ma mette al centro la tutela della persona umana e il suo diritto a un lavoro il più sicuro possibile”. Lo stesso ministro del lavoro Cesare Damiano insiste nel difendere le nuove norme: ”che si muovono in una logica semplice: la proporzionalità alla violazione”.

Numerose le dichiarazioni rilasciate fin dalla prima mattinata.
Tra le tante riassumiano il fronte dei "contro" e dei "pro".

Contro:
Beretta, direttore generale di Confindustria: ”con le sanzioni non si salvano le vite umane e non si mettono le aziende sane nelle condizioni di operare al meglio”, “non ci sono novità vere per la prevenzione”, “la sicurezza è il vero patrimonio delle imprese”.

Roberto Maroni, ex ministro del lavoro e del walfare : ” il fronte vero su cui si gioca la partita è quello della prevenzione e delle formazione, puntare sulla repressione e basta non serve a nulla”, “l’inasprimento delle sanzioni non avrebbe salvato i cinque giovani di Molfetta”.

Pro:
Antonio Montagnino, sottosegretario al Lavoro: ” E’ un provvedimento tutto mirato alla prevenzione e alla formazione, tant’è che sono stati stanziati 70 milioni a questo fine”.

Renata Polverini, segretario generale dell’Ugl: “ Il testo unico sulla sicurezza sul lavoro è un ottimo lavoro”, “lo chiedevamo dal 2000”, “ E’ necessario portare nelle scuole questa materia”, “bisogna insistere in termini di cultura e cominciare dai bambini piccoli”.

Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl: ”il tesoretto dell’Inail dovrebbe essere utilizzato per la sicurezza sul lavoro, perché sono soldi dei lavoratori”.