Le proposte Amato per la sicurezza delle città

Massimo Scambelluri

Sviluppare piani per la sicurezza specifici sulla base delle diverse esigenze dei grandi comuni. È questa la proposta avanzata dal ministro dell’Interno Giuliano Amato il 20 marzo durante l’incontro al Viminale col presidente dell’Anci – Associazione nazionale comuni d’Italia, Leonardo Domenici, e i sindaci delle città metropolitane. Tra le misure individuate per garantire un maggiore controllo del territorio figurano la possibilità di creare pattuglie miste di poliziotti e vigili urbani, impiego di poliziotti e carabinieri di quartiere nelle aree periferiche, creazione di una task force di emergenza (composta da circa 1.000 uomini) in grado di intervenire in tempi ridotti. È previsto un più consistente ricorso agli strumenti di video sorveglianza in periferia e nelle strade ad alto scorrimento. Si faranno anche interventi di riqualificazione del territorio mediante il miglioramento dell’illuminazione e dell’arredo urbano. Nell’ambito del “Patto tra il Ministero dell’Interno e l’Anci”, alla cui realizzazione gli enti locali concorreranno con le proprie risorse economiche, l’intesa con i sindaci delle città metropolitane stabilisce: la definizione entro 60 giorni di Patti per la sicurezza con ogni città metropolitana, che prevedano risorse organizzative e finanziarie adeguate da parte di tutti i soggetti contraenti; l’avvio, nello stesso periodo di tempo, di un gruppo di lavoro congiunto Governo-città metropolitane per definire le innovazioni legislative e normative che possano sostenere queste intese e consentire di realizzare nuovi strumenti per contrastare il disagio e il degrado nelle aree urbane. Approfondimenti disponibili nella sezione Documenti Collegati