Liguria: cura di Proterina-C contro gli incendi

domenico silvestri

Si chiama Proterina-C, non si trova in farmacia, ma è pur sempre una medicina. O meglio, una vitamina che serve a migliorare le capacità di protezione dai rischi di incendi boschivi vicini all’area urbana e  rischi idrogeologi dei territori da parte delle comunità locali.

Proterina-C è il nome di un progetto ad hoc   del programma transfrontaliero marittimo Italia- Francia di cui la Regione Liguria è capofila.

Il progetto  coinvolge i territori di Liguria, Corsica e Sardegna e , spiegano alla Protezione Civile della Regione Liguria “integra gli aspetti di ricerca e studio agli aspetti di governo e gestione sostenibile delle attività di previsione e prevenzione, puntando sulla d formazione e informazione  per potenziare le capacità di auto-protezione delle comunità locali”.

Nell’ambito di Proterina-C è prevista la realizzazione di quattro progetti pilota che sperimenteranno sul territorio ligure, pratiche sostenibili di mitigazione del rischio da incendio ed idrogeologico. I progetti pilota liguri affrontano quattro temi ritenuti prioritari per la mitigazione del rischio nella nostra regione: la gestione integrata e partecipata dei presidi di protezione, prevenzione ed intervento (totale progetto 40 mila),il recupero dell’utilizzo del “fuoco prescritto”,  cioè dei falò controllati  per pulire e tenere in ordine aree vegetate per sostenere  i pascoli (totale progetto 57 mila), lo sviluppo di pratiche di prevenzione sostenibili dalle piccole comunità locali tipiche dell’ambiente montano ligure a Andagna, frazione di Molini di Triora,(  70 mila), l’integrazione dei piani di emergenza con i piani di gestione delle aree verdi perurbane ad alto rischio da incendi nelle zone di confine tra bosco e abitato ,da realizzarsi a Genova ( 55 mila).  Proterina – si avvale di una componente  scientifica e tecnica grazie ai comandi provinciali di Imperia e Savona del Corpo Forestale dello Stato, il Volontariato di Protezione Civile ed antincendio boschivo, la Fondazione Cima- Centro internazionale di monitoraggio ambientale e il Dipartimento di scienze antropologiche dell’Università di Genova. I progetti interessano la Provincia di Savona, la Provincia di Imperia ed i comuni imperiesi delle zone pascolive della zona del Monte Faudo e della zona di Guardiabella, tra  Rezzo, Pietrabruna, Borgomaro, Dolcedo, Aurigo e Pieve di Teco, Molini di Triora e Genova.

“Il progetto – dichiara l’assessore all’Ambiente e Protezione civile Renata Briano –  si integra perfettamente con le politiche di gestione sostenibile del territorio in quanto rivolto soprattutto a prevenire situazioni di rischio, anche attraverso la collaborazione con gli enti locali, con i cittadini e con i volontari della Protezione civile e dell’Antincendio boschivo”Per ulteriori informazioni relative al progetto Proterina-C si può vedere il sito web www.proterina-c.eu .