L’incerta strada verso il 5G – Una rete sicura Gi-LAN potrebbe essere d’aiuto

redazione

Il 5G consentirà maggiore velocità, bassa latenza, una moltitudine di nuove applicazioni IoT e, per gli operatori delle reti mobili, un cambiamento epocale nelle tecnologie di rete e nei modelli di business finora adottati. In palio, 1,3 trilioni di $ di nuovo business derivante dal 5G, con tassi di crescita 10 volte maggiori rispetto ai ricavi storici delle reti mobili. Gli operatori mobili perseguono questa nuova opportunità consapevoli che è l’unico modo di porre un freno al calo dei ricavi e dei margini associati alle tecnologie 4G attualmente disponibili. I roll-out iniziali sono pianificati entro i prossimi 18 mesi.

I modelli 5G NSA (non-standalone) definiti sulla base dell’accordo di collaborazione 3GPP (Third Generation Partnership Project) e combinati con edge computing multi-access offrono agli operatori delle reti mobili un percorso per aggiornare i RAN esistenti verso il 5G pur sfruttando un core comune 4G.

Ma non si tratta di un compito semplice. Gli operatori delle reti mobili devono pianificare attentamente il passaggio dal 4G al 5G. Sono richieste infrastrutture virtualizzate e fortemente orientate ai servizi, è necessario un rafforzamento della sicurezza, un miglioramento dell’efficienza operativa, abbassando i costi e aumentando le prestazioni, il tutto con una minore latenza.

L’ottimizzazione della Gi-LAN è un punto cardine per soddisfare tutti questi obbiettivi.

 

Gi-LAN per carichi di traffico 5G

Le funzioni Gi-LAN proteggono il core della rete e definiscono la velocità e l’efficienza del traffico di rete attraverso il core stesso. Pertanto, è fondamentale disporre di un’architettura Gi-LAN efficace per offrire un’esperienza dei servizi 5G di alta qualità. Una recente ricerca condotta da A10 Networks, così come l’esperienza con sette operatori Tier-1, hanno evidenziato diverse sfide chiave per gli operatori che iniziano ad implementare la rete 5G NSA.

Ecco alcuni dei risultati più importanti emersi da questa ricerca:

  • Necessità di maggiore sicurezza: gli operatori sono profondamente preoccupati per i crescenti rischi in termini di sicurezza legati ai dispositivi IoT, per l’aumento del traffico di rete, la crescita del numero di criminali informatici e di potenziali armi DDoS che possono colpire l’infrastruttura mobile e le nuove applicazioni mission critical. Le applicazioni verticali 5G su cui gli operatori fanno affidamento per incrementare i margini di guadagno richiedono SLA più stringenti.
  • Secondo i risultati della ricerca, il 94% degli operatori intervistati si aspetta che il traffico e i dispositivi 5G accrescano in modo significativo i problemi di sicurezza e di affidabilità. Gli operatori hanno infatti definito la sicurezza come “estremamente importante, quasi quanto la capacità e la copertura della rete” e vedono “la necessità di una maggiore sicurezza contro gli attacchi DDoS come un’esigenza critica.” Di conseguenza, stanno rafforzando la protezione nella porzione di rete Gi-LAN, così come in altre zone particolarmente vulnerabili (roaming, DNS, IMS), offrendo soluzioni sempre più granulari contro gli attacchi DDoS.
  • Migliore integrazione e scalabilità dell’architettura: la Gi-LAN richiede molteplici funzioni tra cui firewall, CGNAT, DPI, ADC che devono integrarsi alla perfezione, fornendo un livello di prestazioni costante. Poiché molte di queste funzioni sono state via via aggiunte nel tempo, il risultato finale è spesso dato da una serie di dispositivi che devono essere ridimensionati e gestiti singolarmente. Ciò aggiunge complessità e latenza ai flussi di traffico in un momento in cui gli operatori cercano di ridurre la latenza e semplificare le operazioni.
  • Il consolidamento di queste funzioni in un unico dispositivo, fisico o virtuale, rappresenta una risposta pratica a questo problema e molti operatori perseguono questa strategia nella fase iniziale di implementazione NSA. L’indagine condotta da A10 Networks mostra infatti che l’85% degli operatori ritiene che il consolidamento dei servizi di sicurezza e di application delivery sia importante o molto importante per ridurre la latenza nella rete.
  • Percorso non uniforme verso la virtualizzazione della rete Gi-LAN: gli elementi di quest’ultima devono lavorare a stretto contatto gli uni con gli altri, poiché la virtualizzazione delle funzioni Gi-LAN dipende dall’interconnessione di tutti gli altri elementi. Non tutte le tecnologie legacy si sono evolute in egual modo verso la virtualizzazione. Potrebbero infatti mancare di un livello di prestazioni e scalabilità necessario in una soluzione solo software oppure non fornire l’interoperabilità richiesta con i sistemi di orchestrazione. Di conseguenza, gli operatori spesso scelgono di implementare le funzioni fisiche Gi-LAN durante l’inziale roll-out del 5G, in vista della successiva virtualizzazione.
  • Tuttavia, nel complesso, gli operatori di rete hanno riferito di compiere passi significativi verso la virtualizzazione delle loro infrastrutture core, con quasi tre quarti che afferma di aver completato (o quasi) o star per compiere buoni progressi verso la virtualizzazione.
  • Diversi e più elevati requisiti di performance per supportare i nuovi casi d’uso 5G: la rete ora deve essere in grado di supportare un throughput più elevato, un numero di sessioni maggiore con dimensioni del pacchetto più piccole e una latenza inferiore. Molti firewall GI legacy ed elementi Gi-LAN sono stati progettati per un throughput elevato e dimensioni del pacchetto maggiori, ma non possono soddisfare gli elevati requisiti di connessione o la latenza ridotta di queste applicazioni ad alto valore.
  • I recenti criteri di selezione dell’operatore per i dispositivi 5G Gi-LAN hanno incluso questi nuovi parametri.

Gli operatori delle reti mobili hanno via via sempre più acquisito gli skill necessari per costruire e supportare reti mobili complesse e con un flusso di dati massivo. A partire dal 2G, passando per il 3G fino al 4G, i mobile service provider hanno gestito con successo le modifiche operative e cambi di tecnologia, implementando e gestendo con successo le loro reti e mantenendo prestazioni elevate. Si tratta di un’abilità fondamentale che poche, se non nessuna, azienda al di fuori del settore degli operatori mobili può replicare.

Ma la trasformazione dettata dal 5G è più profonda: il successo non è più definito dalla sola tecnologia di rete. Nel caso del 5G, infatti, gli operatori della rete mobile entrano a far parte di un ecosistema abilitato a questa nuova tecnologia e composto da molti altri attori del mondo ICT. Le applicazioni aziendali verticali saranno al centro dell’attenzione con nuove applicazioni industriali su larga scala e IoT critico, come la telemedicina, la sicurezza pubblica e le infrastrutture. Queste nuove applicazioni commerciali sfrutteranno reti edge multi-access che includono Wi-Fi, banda larga fissa, spettro mobile e senza licenza.

Aumentare la sicurezza e ottimizzare la rete Gi-LAN può aiutare gli operatori a procedere verso il 5G.

di Alberto Crivelli, Country Manager di A10Networks