L’Italia chiude il mondiale di canottaggio con 9 medaglie: 3 oro, 3 argento, 3 bronzo

redazione

E’ stato un successo di squadra quello vissuto nel mondiale assoluto appena concluso a Sarasota, in Florida, dalla Nazionale del D.T. Francesco Cattaneo che ha improntato il suo lavoro sulla scia del quadriennio del dott. La Mura. Un successo di tutta la compagine che ha consentito all’Italia di vincere 9 medaglie: 3 d’oro (due senza senior, quattro di coppia pesi leggeri femminile, quattro senza pesi leggeri), 3 d’argento (doppio, due senza pesi leggeri e quattro senza senior) e 3 di bronzo (otto, doppio senior, quattro con PR3Mix). L’Italremo conclude così primo nel medagliere assoluto per nazioni davanti a Nuova Zelanda (7 medaglie: 3 ori, 2 argenti e 2 bronzi) ed Australia (6 medaglie: 3 ori, 2 argenti e 1 bronzo). Ma non basta perché l’Italia, nelle gare di oggi, torna sul podio mondiale dell’ammiraglia con Luca Parlato, Emanuele Liuzzi, Cesare Gabbia, Bruno Rosetti, Paolo Perino, Mario Paonessa, Davide Mumolo, Leonardo Pietra Caprina e Enrico D’Aniello al timone dopo 11 anni di digiuno e lo fa con una squadra che vince e convince al termine di una gara avvincente che ha visto la Germania conquistare l’oro seguita dagli USA per l’argento davanti all’Italia per soli 45 centesimi.

Al bronzo dell’otto va aggiunto lo splendido titolo mondiale vinto da dominatori della specialità per il quattro senza Pesi Leggeri di Federico Duchich, Leone Maria Barbaro, Lorenzo Tedesco e Piero Sfiligoi, già vincitori quest’anno in Coppa del Mondo. I quattro pielle azzurri scappano in partenza, con Cina e Germania che cercano di tornare sotto ma senza il minimo successo, è una cavalcata quella del quattro senza Pesi Leggeri italiano, che si regala l’oro iridato chiudendo in solitaria sul traguardo su Russia, argento a scapito della Cina che crolla nel finale, e Germania.

Medaglia di bronzo straordinaria per il doppio Senior maschile di Filippo Mondelli e Luca Rambaldi, in lotta per il titolo mondiale fino alla fine. Secondi nei primi mille metri alle spalle della Nuova Zelanda, i due azzurri nel terzo quarto innestano il turbo scavalcando i Kiwi e passando in testa, prima di un finale rocambolesco che vede la Polonia risalire la china prepotentemente fino alla vittoria, con Mondelli e Rambaldi che battagliano punta a punta con i neozelandesi, mettendosi al collo un bronzo dal sapore epico visto che giù dal podio restano equipaggi quotati come Norvegia e Lituania.

Anila Hoxha infine, impegnata nella finale del singolo PR1 femminile, chiude al quarto posto alle spalle di Norvegia, Israele e Germania. Un ottimo risultato considerato che ad impedire all’azzurra, terza a giugno in Coppa del Mondo a Poznan alle spalle delle medesime norvegese e tedesca, di cogliere la medaglia è solo la portacolori israeliana, bronzo olimpico in carica e assente in Coppa del Mondo, mentre il resto del Mondo termina dopo di lei.