Lo European Hydration Institute sottolinea il ruolo dell’idratazione nella sicurezza stradale

Roberto Imbastaro

Secondo un recente studio scientifico condotto nel Regno Unito, dal titolo “Disidratazione e Guida”, gli automobilisti che guidano senza essere adeguatamente idratati commettono lo stesso numero di errori di chi guida sotto l’effetto di alcol. La ricerca, realizzata dagli esperti della Loughborough University, in collaborazione con lo European Hydration Institute (EHI), richiama l’attenzione su un rischio legato alla sicurezza stradale finora poco conosciuto, che si acuisce nei mesi più caldi dell’anno, in concomitanza con l’aumento del traffico durante il periodo delle vacanze.

I risultati dello studio, realizzato grazie a un simulatore, hanno portato alla conclusione che un’idratazione insufficiente induce chi è alla guida a commettere il doppio degli errori rispetto a chi, al contrario, è adeguatamente idratato: un numero analogo a quello atteso quando chi si mette al volante è sotto l’effetto di droghe o alcol. “Si tratta di uno studio clinico che non lascia spazio all’errore, in quanto coloro che vi hanno preso parte erano idratati o leggermente disidratati”,spiega il Professor Lluís Serra-Majem, membro del Science Advisory Board dello European Hydration Institute e Professore di Medicina Preventiva e Salute Pubblica presso l’Universidad de Las Palmas de Gran Canaria, nonché membro di CIBER OBN. “Il merito maggiore di questo studio è il fatto che per la prima volta sono stati analizzati gli effetti di una leggera disidratazione sulla capacità di reazione e sulla prontezza di riflessi di chi guida nel rispondere a un evento imprevisto”, chiarisce l’esperto.

Lo European Hydration Institute (EHI) raccomanda agli automobilisti di mantenere un adeguato livello di idratazione durante i tragitti più lunghi, per garantire la sicurezza dei passeggeri. “Il motivo principale è che quando viene mantenuto l’equilibrio tra i liquidi che abbiamo introdotto e quelli che abbiamo perso, tutte le cellule lavorano nelle condizioni migliori e, di conseguenza, lo stesso avviene per i messaggi di trasmissione”, afferma il Professor Serra-Majem. “Tuttavia, non dobbiamo bere più del necessario, perché, in genere, gli errori sono dovuti tanto a una mancanza di liquidi quanto al loro eccesso”, prosegue il Professore.

Valutando i risultati dello studio in prospettiva, gli errori più comuni riscontrati negli automobilisti non adeguatamente idratati, così come in quelli con un tasso alcolemico nel sangue pari a 0, 8 g/l  erano: sbandamento sulla corsia opposta, frenate tardive e passaggio o attraversamento delle bande sonore o delle linee che suddividono le corsie di marcia. Gli esperti spiegano infatti che “La capacità di attenzione e di reazione agli imprevisti diminuisce, in particolare quando si guida su tratti rettilinei che richiedono minore attenzione, lungo strade statali a velocità moderata”.

Inoltre, durante i tragitti più lunghi molti automobilisti evitano di bere, per ridurre al minimo le soste per andare in bagno. Lo EHI sottolinea l’importanza di un’idratazione adeguata prima di mettersi alla guida e del mantenimento del livello di idratazione mediante l’assunzione costante di liquidi, in concomitanza con soste più o meno lunghe. “E’ necessario introdurre molti liquidi soprattutto al mattino, quando ci si mette alla guida e, se prevediamo di trascorrere la giornata al volante, mantenere invariato l’apporto di liquidi durante tutto il giorno”, aggiunge il professor Serra-Majem.

La quantità di liquidi da assumere dipende da numerosi fattori, come il caldo, la dieta, lo stile di vita, l’età e l’attività fisica. “Si raccomanda vivamente di fermarsi ogni due ore per bere l’equivalente di un bicchiere di acqua o liquidi analoghi”, prosegue il Prof. Serra-Majem.

I possibili effetti di una leggera disidratazione al volante

Con un lieve grado di disidratazione (pari a una perdita di circa l’1-2% di peso corporeo) le prestazioni fisiche e cognitive possono ridursi, e possono persino insorgere problemi nella termoregolazione e nelle funzioni cardiovascolari. Con un deficit di fluidi del 4%, sono state osservate diminuzioni delle prestazioni ancor più gravi, accompagnate da perdita di concentrazione, mal di testa, irritabilità e sonnolenza. “E con l’aumento della disidratazione”, avverte l’esperto “i sintomi si aggravano”.

In estate, le temperature elevate e gli alti tassi di umidità agiscono sui livelli di perdita d’acqua. Guidare all’interno di un abitacolo caldo può causare sudorazione, con conseguente ingente perdita d’acqua ed elettroliti. Contrariamente a ciò che si pensa comunemente, anche l’aria condizionata contribuisce alla perdita di liquidi. Quando le temperature aumentano, quindi, il Professor Serra-Majem raccomanda l’assunzione di liquidi, anche quando si accende l’aria condizionata.

Le raccomandazioni degli esperti:

·         Assumere un’adeguata quantità di liquidi

Si raccomanda di accompagnare l’assunzione di acqua a quella di altre bevande, quali succhi, latte, bevande analcoliche, tè e caffè, in quantocontengono tutte oltre l’85% d’acqua e sono pertanto importanti fonti di idratazione

·         Se ci si sente stanchi, scegliere bevande contenenti caffeina, come caffè o bevande a base di cola, tenendo sempre sotto controllo l’apporto calorico

 “Molti studi sembrano suggerire che quando si assume caffeina, come nel caso del caffè, il livello di attenzione e le prestazioni migliorano, in particolare quelle mentali, più che quelle fisiche. Si raccomanda quindi di assumere questo tipo di bevande con moderazione”.

·         Fare una sosta ogni due ore

“Si raccomanda di riposarsi, sgranchirsi le gambe e reintegrare i liquidi persi, in particolare quando ci si sente assetati, senza tuttavia aspettare di esserlo per bere”

·         Controllare il colore dell’urina

“Se l’urina è di colore giallo chiaro, significa che il corpo è correttamente idratato; qualora il colore fosse più scuro, è possibile che sia già in atto una lieve disidratazione”.