Lodi: la Polizia di Stato arresta 7 cittadini per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti

redazione

La Polizia di Stato di Lodi ha arrestato sette cittadini gambiani, indagati a vario titolo per detenzione e cessione di sostanza stupefacente.

Le indagini dei poliziotti delle Volanti, della Squadra Mobile e della D.I.G.O.S., con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine e del Nucleo Cinofili di Milano, nonché della Squadra Mobile di Vicenza, hanno accertato l’esistenza di una rete criminale, composta da cittadini stranieri prevalentemente di cittadinanza gambiana, dedita sistematicamente all’attività di spaccio di hashish e marijuana, soprattutto nei confronti di ragazzi minorenni.

L’attività criminale aveva luogo principalmente nei parchi della città di Lodi, in particolare quelli di via delle Caselle, di viale Pavia e di via Fascetti, proprio in prossimità di numerosi istituti scolastici.

La Procura della Repubblica di Lodi ha infatti messo a fattor comune le risultanze dei numerosi interventi delle Volanti della Polizia di Stato, ed altresì delle pattuglie dell’Arma dei Carabinieri, che negli ultimi anni hanno intensificato l’azione di contrasto allo spaccio di droga al dettaglio, in particolar modo nei parchi cittadini, compiendo numerosi sequestri, denunce ed arresti ai danni degli spacciatori.

Il modus operandi del gruppo era collaudato, onde poter eludere eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine: gli spacciatori si posizionavano in gruppo all’interno del verde cittadino e, dopo aver scavato dei buchi nel terreno, vi occultavano lo stupefacente, recuperando di volta in volta il solo quantitativo richiesto dagli acquirenti che si avvicinavano loro.

Per impedire ostacoli all’attività illecita, una persona si staccava dal gruppo e, a piedi o in bicicletta, compiva dei giri attorno alla zona per segnalare ai sodali quando si avvicinavano le Volanti della Polizia.

Per rendere più complessa la loro individuazione da parte delle Forze dell’Ordine, qualora avessero fermato i loro acquirenti, alcuni degli spacciatori si presentavano alla clientela usando soprannomi fantasiosi quali SPARTA, BABILONIA, FLEX, RASTA o BOY.

Nel tempo i rei hanno dimostrato una totale indifferenza alle leggi dello Stato, scegliendo di continuare imperterriti a delinquere, nonostante i numerosi e quotidiani controlli e sequestri avvenuti a loro carico.

In alcune occasioni poi, pur di sottrarsi ai controlli, gli spacciatori non hanno esitato ad usare la violenza nei confronti dei poliziotti.

Il capomaglia del gruppo, alias BABILONIA, cittadino gambiano classe 1990, si è dimostrato particolarmente violento: in un’occasione ha scagliato una bicicletta contro i poliziotti che lo stavano inseguendo, mentre in un’altra circostanza ha sferrato un pugno al volto di un Agente, verosimilmente per permettere ad un altro sodale in possesso di sostanza stupefacente, di sottrarsi al controllo.

I numerosissimi acquirenti del gruppo erano in gran parte studenti degli istituti superiori di Lodi, ma la platea dei clienti era tanto vasta da comprendere anche persone di mezz’età.

Si trattava infatti di un gruppo di soggetti con una vasta clientela, che aveva fidelizzato tra gli altri numerosi minorenni e che aveva fatto dello spaccio la principale fonte di reddito, conseguito tramite l’intensa attività svolta al dettaglio.

I destinatari della misura cautelare sono tutti cittadini gambiani di sesso maschile e residenti in provincia di Lodi, di età compresa tra i ventuno ed i trentotto anni, in gran parte con precedenti per reati contro il patrimonio, la persona od inerenti proprio lo spaccio di sostanza stupefacente.

Per sette componenti della rete criminale sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre altri due spacciatori, un gambiano ed un nigeriano, entrambi classe 1997, sono indagati in stato di libertà nel medesimo procedimento penale.