Lotta alla pedopornografia on-line: i dati della Polizia Postale

Tiziana Montalbano

Con internet si lavora, si gioca, si parla e si scrive. Lo sanno soprattutto i più giovani che nella rete e, dalla rete, travasano informazioni e intrattenimento.I navigatori informatici sono sempre di più e ogni anno aumentano proporzionalmente all’abbassarsi dell’età media.I dati forniti dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni durante la Settimana Nazionale della Sicurezza in Rete, parlano chiaro: il 91% dei minori naviga in rete e il 27% lo fa soprattutto per chattare. Di questi l’80% affronta il mondo di internet senza la supervisione di un genitore. Un dato che diventa ancor più preoccupante se lo si confronta con l’alta percentuale di ragazzi (uno su dieci) che dichiara di aver avuto contratti “pericolosi” sul Web.Nel nostro Paese a garantire la sicurezza in rete è, dagli anni ’90, il reparto della Polizia delle Comunicazioni.Pedofilia on-line, attacchi ai sistemi informatici, truffe con clonazione di carte di credito e diffusione di virus informatici sono alcuni degli illeciti contrastati.Proprio sul fronte della pedopornografia la Polizia Postale e delle Comunicazione è tra le più tecnologicamente all’avanguardia (prima in Europa e terza al mondo).Dal 2002 ad oggi, grazie a una sofisticata piattaforma CETS (Child Exploitation Tracking System – Sistema di tracciamento contro la pedopornografia), donato da Microsoft Italia, i risultati raggiunti sono stati incoraggianti: 201 arresti, 4.007 denunce, 3.949 perquisizioni, 273.334 siti monitorati, dei quali 177 chiusi in Italia e 10.907 segnalati ad organismi stranieri; ancora, 60 operazioni di rilievo internazionale.Una collaborazione, quella tra Polizia Postale e Microsoft Italia, stretta non soltanto sul piano dell’attività investigativa ma anche su quello delle campagne di educazione all’uso sicuro e responsabile della rete. “SicuramenteWeb” è il progetto – matrice di Microsoft Italia in collaborazione con la Polizia, ideato con l’obiettivo di sensibilizzare, sostenere e promuovere iniziative con un impatto concreto sui più piccoli e cambiare il rapporto tra famiglie e web. Attraverso i progetti costola quali “Il Web per amico”, “La scuola ricomincia navigando” e “Internet sicuro” sono stati, infatti, formati più di 50.000 ragazzi e sensibilizzate oltre 500 mila famiglie.Campagne di promozione importanti che cercano di mettere ordine e legalità all’interno di un mondo virtuale che si caratterizza proprio per l’imperversare del caos.