Marina Militare: due palombari in Antartide per il programma nazionale di ricerca dell’Enea

redazione

Presso la Base italiana “Mario Zucchelli” a Baia Terra Nova in Antartide, ha preso il via lo scorso 16 novembre la XXXI Campagna Antartica estiva 2015-2016 del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA).

 

Ci sono anche due palombari della Marina Militare nella XXXI spedizione italiana in Antartide coordinata dall’Enea. La missione – che durerà fino al 12 febbraio – coinvolge 200 persone: ricercatori italiani e stranieri oltre i militari di supporto.

 

I due palombari del Comsubin (Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare) supportano le attività del team scientifico condotte sotto il ghiaccio. Già nelle settimane precedenti la partenza il personale specializzato della Marina ha curato l’addestramento dei ricercatori e ora si sta occupando della loro sicurezza in tutte le attività di immersione.

 

Il team scientifico lavora a temperature medie comprese tra 0° C e -35° C. e può godere di 24 ore di luce al giorno per tutto il periodo.

 

Le immersioni sono il cuore della missione. L’Antartide, il “settimo continente” ha l’aspetto di un deserto congelato. Le acque antartiche però sono ricchissime di sostanze nutritive, che danno vita ad una complessa piramide alimentare, di elevato interesse naturalistico.

 

Il Cnr coordinerà la ricerca nel campo della biodiversità, dell’evoluzione e dell’adattamento degli organismi antartici, delle scienze della Terra, della glaciologia, nonché le attività di monitoraggio presso gli Osservatori permanenti meteo-climatici, astronomici e geofisici.

 

I ricercatori si appoggeranno alla base scientifica italiana “Mario Zucchelli”, riaperta per l’occasione, nella baia di Terranova. Con questo viaggio verrà rifornita anche la base permanente “Concordia”, situata nell’entroterra e gestita insieme alla Francia.