Maroni: “Importiamo il modello New York”

Paola Fusco

  Un blitz di due giorni nella grande mela per studiare sul posto le tecniche usate dalla Polizia locale per il controllo del territorio urbano, il famoso sistema “tolleranza zero” introdotto dall’ex sindaco Rudolph Giuliani. Questo lo scopo del viaggio del ministro dell’Interno Maroni, che si è concluso in questi giorni con una visita alla centrale operativa del New York Police Department accompagnato dal capo Ray Kelly. Un modello di tutela della sicurezza urbana che secondo Maroni, intervistato a New York da un quotidiano nazionale, va applicato in tutte le città italiane, adattandolo alla nostra realtà. L’obiettivo del sistema, spiega il ministro dell’Interno, è ridurre la criminalità attraverso il controllo del territorio. Una priorità assoluta anche in Italia, dove “esiste un vero problema di criminalità urbana che va affrontato, soprattutto nelle grandi città, dove abitano i soggetti deboli come gli anziani e le persone sole”. E bisogna potenziare al più presto il lavoro di prevenzione, aggiunge Maroni, prevedendo che uno degli effetti della crisi economica sarà proprio l’aumento dei reati. Quali sono, in concreto, le buone pratiche da importare? Il ministro indica cinque obiettivi: unificare in ogni città le centrali operative delle Forze dell’Ordine e condividere le banche dati, definire meglio le competenze, attraverso un coordinamento più rigido dell’attività di Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia locale, stabilire una “chiara catena di comando”, con il sindaco al vertice, velocizzare le procedure di sequestro dei beni confiscati, che siano auto o beni sottratti alla mafia, intervenire per combattere il degrado urbano. Ma è soprattutto sul ruolo dei sindaci, da cui dipende la Polizia locale, che Maroni insiste. Come accade a New York, deve essere “il primo cittadino che individua i punti caldi sui quali intervenire”, ha dichiarato il ministro, ribadendo l’impegno affinchè in Italia questa figura abbia sempre più potere. Maroni – che nella due giorni newyorkese, in vista della prossima presidenza italiana del G8, ha avuto incontri l’FBI  – ha anche annunciato l’intensificazione dei servizi di sicurezza antiterrorismo in vista del periodo natalizio, soprattutto nei luoghi molto affollati.