McAfee, il cybercrime diventa una “questione personale”

Paola Fusco

La criminalità informatica sta diventando sempre più una questione personale dal momento che, secondo l’ultimo report di McAfee Inc, i criminali riescono a ottenere dati personali dai siti di social networking, da violazioni di dati e altre fonti. Nel periodico semestrale sulle minacce McAfee Security Journal, gli esperti di sicurezza internazionali hanno riscontrato un aumento nell’utilizzo delle tecniche di social engineering utilizzate per sfruttare la natura umana e ottenere guadagni sempre più rilevanti. “I cybercriminali stanno creando attacchi virtualmente impossibili da identificare da parte degli utenti al computer” ha affermato Jeff Green, senior vice president, McAfee Avert Labs. “Le truffe di phishing, gli attacchi via email, Trojan horse e altri attacchi arrivano a essere così personalizzati che persino l’occhio più attento potrebbe cadere nella trappola.” Negli ultimi sei mesi, i truffatori informatici hanno sfruttato le emozioni e la curiosità umane con l’intento di adescare le vittime e carpire informazioni personali. Nell’ultimo periodo le truffe hanno ruotato, infatti, attorno a notizie ed eventi d’attualità come le Olimpiadi, le calamità naturali e le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. “Non importa dove vivete o che lingua parlate, i criminali informatici saranno in grado di sfruttare la natura umana, mirando sulle emozioni primordiali come paura, curiosità, avidità e compassione,” prosegue Green. “I criminali hanno compreso le debolezze umane e continueranno a utilizzare sempre di più il potere di Internet per sfruttarne i punti deboli. È un modo molto semplice attraverso cui i criminali informatici possono fare soldi ed estorcere dati riservati.”