Milano: suicida nel carcere di Opera detenuto siciliano

redazione

Ancora il suicidio in carcere di un detenuto.

E’ accaduto mercoledì sera nel penitenziario di Opera: protagonista il siciliano P.L., 62 anni, accusato di tentato omicidio, che si è impiccato alla finestra della sua cella nel Reparto “Nuovi Giunti” del carcere.

Ne da notizia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “L’ennesimo suicidio di un altro detenuto in carcere dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari, al di là del calo delle presenze. L’uomo, che due mesi fa era uscito dal carcere dopo avere scontato una pena, si era costituto in carcere martedì dopo avere sparato in faccia ad un uomo a Corbetta, accusandolo di avergli causato la detenzione”.

Il leader del SAPPE sottolinea che “negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 17mila tentati suicidi ed impedito che quasi 125mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze. Purtroppo a Opera il pur tempestivo intervento del poliziotto di servizio non ha potuto impedire il decesso del detenuto”.

Capece sottolinea infine come “la situazione nelle carceri resta allarmante. Altro che emergenza superata! Per fortuna delle Istituzioni, gli uomini della Polizia Penitenziaria svolgono quotidianamente il servizio in carcere – come a Opera – con professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità, pur in un contesto assai complicato per il ripetersi di eventi critici. Ma devono assumersi provvedimenti concreti: non si può lasciare solamente al sacrificio e alla professionalità delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria la gestione quotidiana delle costanti criticità del Paese”.