“Miyar Valley 2008”, la Guardia di Finanza sull’Himalaya

Roberto Imbastaro

È stata presentata questo pomeriggio a Roma, presso la “Caserma Piave”, sita in Viale XXI Aprile n. 55, la spedizione alpinistica italiana “Miyar Valley 2008”, composta da una squadra di finanzieri che tenterà di scalare alcune vette inesplorate dell’area himalayana dell’India Settentrionale.L’iniziativa, organizzata dalla Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo (TN), la scuola militare alpina più antica d’Europa, con il patrocinio della Provincia Autonoma di Trento, consentirà la scoperta e la recensione di nuovi ghiacciai e montagne. Tra gli scopi della missione anche il conseguimento di obiettivi tecnici, quali:- l’apertura di sconosciute vie alpinistiche di elevata difficoltà sulle pareti granitiche della Miyar Valley, la valle attraversata dal fiume Miyar posta ai confini tra le regioni dell’Himachal Pradesh e dello Zanskar (Kashmir);- l’effettuazione di prime salite in stile alpino (ossia senza l’ausilio di corde fisse, portatori, ecc.) di cime ghiacciate ancora oggi inviolate, a quote che raggiungono i 6.500 metri, in ambienti caratterizzati da isolamento totale a causa della scarsità di vie di comunicazione.Le informazioni che i finanzieri rileveranno sul posto, grazie all’attrezzatura tecnologica che porteranno al seguito (GPS, PC, apparati satellitari, altimetri, ecc.), potranno essere utilizzate per realizzare una utile mappatura delle aree esplorate. È prevista, inoltre, la trasmissione in Italia, in tempo reale, di report, news ed immagini direttamente dalle aree montuose dell’Himalaya indiano.Nel corso dell’incontro odierno, il Capo di Stato Maggiore del Comando Generale della Guardia di Finanza, Gen. D. Paolo Poletti, ha salutato i componenti della spedizione: 8 finanzieri individuati tra i più esperti e capaci scalatori attualmente in servizio presso le 25 Stazioni del Soccorso Alpino del Corpo (S.A.G.F.) dislocate sull’intero arco alpino e appenninico, uno specialista in medicina d’alta quota ed il “Capo Spedizione”, Ten. Col. Bruno Moretti.È stata anche l’occasione per illustrare l’importante funzione svolta, a beneficio della collettività, dalle Fiamme Gialle del Soccorso Alpino del Corpo e rimarcarne le particolari capacità professionali cui si aggiungono valori quali determinazione, coraggio e spirito di sacrificio, necessari a fronteggiare sfide impegnative come quella che da domani vedrà protagonisti alcuni militari della G.d.F. Ricordiamo che, nel solco di una tradizione che ha visto la Guardia di Finanza da sempre presente in corrispondenza dei confini alpestri in ragione della sua originaria funzione di Corpo preposto alla vigilanza politico–militare delle frontiere nazionali, il S.A.G.F. assolve, fin dal 1965, la delicata e rischiosa funzione di salvaguardia della vita umana e di pronto intervento operativo in media ed in alta montagna, mediante l’esecuzione di migliaia di soccorsi all’anno che hanno valso, nel 1993, alla Bandiera di Guerra del Corpo, la Medaglia d’Oro al Valor Civile, nonché la concessione nel tempo di ulteriori attestati di benemerenza e riconoscimento da parte di Autorità nazionali ed estere, associazioni e cittadini.Le Fiamme Gialle del S.A.G.F. – personale volontario, motivato e rigorosamente selezionato – vengono addestrate ed acquisiscono le previste specializzazioni presso la citata Scuola Alpina della Guardia di Finanza di Predazzo che, dal 1920, costituisce un punto di riferimento nella formazione e nella qualificazione dei finanzieri soccorritori.Dall’inizio di quest’anno (fino al 31 luglio 2008) sono stati oltre 1.800 gli interventi effettuati dai militari del S.A.G.F. che hanno consentito il soccorso in montagna di 1.885 persone in difficoltà.