Nanohub: il filtro Made in Italy che inattiva il covid-19 ottiene il marchio SIMA Verified

redazione

NANOHUB, eccellenza italiana nel campo delle nanotecnologie, annuncia che il proprio brevetto, il primo filtro al mondo per i sistemi di trattamento aria indoor in grado di inattivare il SARS-COV-2, ha ottenuto il marchio SIMA VERIFIED della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA).

 

Il marchio “SIMA VERIFIED” viene riconosciuto a Nanohub a seguito della decisione volontaria della start up di sottoporsi alla validazione scientifica del suo brevetto, per testare la reale capacità del filtro di ridurre l’esposizione umana, animale e/o vegetale agli inquinanti responsabili di impatti negativi sulla salute pubblica e sulla sostenibilità ambientale nel suo complesso. Il marchio SIMA VERIFIED è stato concesso anche a Fuel, partner di Nanohub, che si occupa del design e della produzione dei dispositivi.

 

“Siamo molto orgogliosi di aver ottenuto il marchio SIMA VERIFIED, ulteriore conferma dell’affidabilità e della sicurezza della nostra tecnologia. Il nostro filtro può essere veramente uno strumento utile nella lotta alla pandemia, specialmente oggi che il Paese sta affrontando un importante aumento di casi di Covid e nuove restrizioni sociali e lavorative sono allo studio di Regioni e Governo” commenta Stefano Perboni, CEO di NANOHUB “Il filtro che abbiamo brevettato non solo infatti è in grado di purificare gli ambienti in presenza di persone e senza la necessità di personale tecnico specifico, ma ha pressoché infiniti ambiti di applicazione: ospedali, studi medici, residenze per anziani (RSA), abitazioni domestiche, scuole, uffici, negozi, Grande Distribuzione, impianti industriali e produttivi e tutto il settore trasporti”

 

In base ai test di ricerca condotti all’Ospedale San Raffaele il filtro ideato e brevettato da NANOHUB è in grado, in sospensione in condizioni statiche, di inattivare la carica virale infettiva del SARS-CoV-2 di oltre il 98,2% in soli 10 minuti; in 20 minuti di oltre il 99,8%, fino ad arrivare al 100% in 30 minuti.

 

Il brevetto si compone di un reattore fotocatalitico di ultima generazione e da un tessuto antibatterico e antivirale. Nell’applicazione pratica della tecnologia di sanificazione dell’aria negli ambienti indoor, tutte le reazioni si generano sul filtro e le sostanze nocive presenti in aria, compresi i virus, vengono distrutte e/o inattivate, mentre nessun danno è prodotto per le persone presenti nell’ambiente.

 

I primi test di laboratorio sulla capacità del filtro di inattivare il virus in sospensione sono stati condotti dal laboratorio di Patogenesi Virale e Biosicurezza dell’Ospedale San Raffaele di Milano, diretto dalla Dr.ssa Elisa Vicenzi.