Netalia adotta le regole del CISPE per la protezione dei dati dei propri clienti

redazione

Netalia diventa sempre più protagonista nel panorama cloud adottando a livello italiano le regole del CISPE (Cloud infrastructure services providers in Europe), l’associazione europea che raggruppa i provider di infrastrutture cloud che offrono servizi in tutta Europa (a oggi sono 13), ponendosi l’obiettivo di promuovere sicurezza e compliance dei dati in cloud.

Il cloud provider italiano infatti è da oggi “CISPE Declared” e aderisce al Codice di condotta per la protezione dei dati dell’associazione. Lo scopo del Codice di condotta CISPE è quello di aiutare i clienti di servizi cloud a identificare in modo rapido e chiaro se il loro fornitore di infrastruttura sta adottando standard di protezione dei dati adeguati, in accordo con la direttiva europea vigente sulla protezione dei dati e al regolamento sulla protezione dei dati (GDPR) che entrerà in vigore nel maggio 2018.

Il marchio di conformità CISPE è per Netalia una tappa del percorso intrapreso verso la qualificazione della sua offerta cloud e della certificazione dei suoi servizi (ISO 27001 è, in ordine temporale, l’ultima certificazione ottenuta nel marzo 2017).

Netalia è in grado di rispondere alle necessità nella gestione e archiviazione del dato da parte delle imprese e pubbliche amministrazioni italiane, si caratterizza per essere il provider interamente focalizzato su un’offerta cloud, mantiene sovranità e compliance dei dati in Italia, assicurando dunque alle aziende clienti la totale conformità alla normativa italiana, con particolare attenzione alla gestione dei dati sensibili.

“Il marchio di conformità CISPE insieme agli altri riconoscimenti già ottenuti e uniti alle caratteristiche dei nostri servizi garantisce al cliente che i propri dati siano gestiti al massimo livello di sicurezza e compliance”, commenta Michele Zunino, amministratore delegato Netalia. “Questo ultimo riconoscimento è per noi un premio all’impegno profuso per qualificare la nostra offerta nei confronti delle aziende italiane”.