Nursind: Israelitico, nulla di fatto in prefettura, si tutelino i lavoratori

Roberto Imbastaro

Non sono arrivate notizie positive positive sul futuro dell’ospedale Israelitico, dall’incontro tenutosi stamane  nei locali della prefettura di Roma, in presenza del neo commissario prefettizio (dott. Mostarda) nominato da prefetto ai  sensi dell’art. 32 della legge “anticorruzione” n. 190 del 2012, del commissario dell’ospedale israelitico (dott. Celotto) della Regione Lazio nella persona del  sub-commissario dott. Bissoni e del coordinatore della cabina di regia dott. D’amato.

A 5 mesi dal blocco dell’Ospedale, causato da un’inchiesta pesantissima che ha coinvolto i vertici per una gestione talmente opaca da causare la revoca dell’accreditamento al sistema sanitario regionale. Assistiamo increduli nel gioco della palla avvelenata che alla fine rimane nelle mani dei lavoratori e dei pazienti di un centro di eccellenza della sanità regionale che vengano abbandonati al proprio destino a causa di lungaggini burocratiche e di rimpalli di responsabilità stucchevoli tra chi è stato chiamato a garantire la sopravvivenza ed il rilancio dell’israelitico. La revoca dell’accreditamento non permetterà dal prossimo mese l’erogazione degli stipendi di tutti i dipendenti. La ridotta disponibilità nelle casse della proprietà ci spinge nel chiedere a quest’ultima di trovare il modo di tamponare per  il lasso di tempo che necessità per il riaccreditamento  e alla regione di ridurre la tempistica che necessita per riavere lo stesso,  urge riprendere le attività e salvare occupazione e servizi. Diversamente, ognuno sarà chiamato ad assumersi le proprie responsabilità.