Occupazione femminile: l’Italia è ferma al 46,3%

Valentina Parisi

Si è tenuto oggi, presso il Rettorato dell’Università di Catania, il convegno dedicato all’occupazione femminile. Il tema “Donne, innovazione e crescita: un problema italiano. Lavoro femminile e welfare, come competere in Europa” non è certo un tema nuovo, però stando ai dati e al confronto con l’obiettivo pronunciato a Lisbona, sembra necessaria l’emergenza e, per questo, Emma Bonino lo presenta come priorità strategica nel governo. Il tavolo, organizzato da Emma Bonino, Ministro per il Commercio Internazionale e per le Politiche Europee, ha visto al centro della discussione- insieme al tema dell’occupazione- anche quello di comunicare all’esterno la “questione femminile” senza ricadere in stereotipi, superando lo scetticismo e la noia dei dirigenti di fronte all’ennesimo “lamento” delle donne. In Italia 7 milioni di donne in età lavorativa sono fuori dal mercato del lavoro. Se nel Nord l’occupazione femminile raggiunge livelli in linea con la media dell’UE, nel Sud sembra che le donne il lavoro non lo cerchino più. Nonostante sia emersa, durante il convegno tenutosi a Lisbona lo scorso ottobre, la necessità di raggiungere un tasso di occupazione femminile pari al 60% entro il 2010, l’Italia è ancora molto lontana dal traguardo, infatti il livello di occupazione è fisso al 46,3%.