Onu condanna le violenze in Libia

Tiziana Montalbano

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimità una dichiarazione di condanna per le violenze in Libia. L’ambasciatrice del Brasile, presidente di turno del Consiglio, ha detto che i membri sono preoccupati per ciò che sta accadendo nel paese. Condannano la violenza e l’uso della forza contro i civili, depolarano la repressione contro manifestanti pacifici, ed esprimono profondo rammarico per la morte di centinaia di persone. Analoga condanna arriva anche da Catherine Ashton, nel corso della sua prima visita in Egitto dopo le dimissioni del presidente Mubarak. La titolare della diplomazia europea ha chiesto alle autorità libiche di ascoltare le rivendicazioni della popolazione e ha sollecitato una riunione degli ambasciatori europei per discutere sulle misure da adottare.

Più duro il tono del segretario di Stato americano Hillary Clinton, che ha ribadito la preoccupazione di Washington. "Gli Stati Uniti seguono la crisi libica con apprensione. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono per coloro che hanno perso la vita e per i loro cari, e ci uniamo alla comunità internazionale nel condannare le violenze che, da quanto apprendiamo, hanno fatto centinaia di vittime e un numero anche maggiore di feriti". Clinton ha detto che gli Stati Uniti agiranno in concerto con l’Europa, che al momento è però divisa sull’ipotesi di adottare sanzioni contro il governo di Tripoli.