Oscad: brainstorming sulla non discriminazione

redazione

Si è concluso ieri pomeriggio il Seminario – Brainstorming sulla non discriminazione con focus sulle comunità Rom, Sinti e Caminanti.

Il workshop,  organizzato dall’Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori e Consiglio d’Europa, il primo organo interno della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza che si occupa del contrasto ad ogni tipo di discriminazione, il secondo Organismo Internazionale, con sede a Strasburgo, che promuove la democrazia e i diritti dell’uomo, ha focalizzato l’attenzione sul confronto delle metodologie di approccio e avvicinamento alle comunità Rom e sull’importanza di un protocollo di intervento condiviso.

La collaborazione internazionale delle forze dell’Ordine europee aiuta ad elevare gli standard qualitativi degli interventi delle forze stesse e riuscirà a realizzare nuovi modelli di integrazione.

 

“La sfida delle istituzioni è quella di coordinare e sviluppare una linea/legge comune di intervento per soluzioni sostenibili, un più facile avvicinamento che porti al superamento degli attuali stereotipi e prevenire ogni forma di discriminazione.

Costituire una rete tra Forze dell’Ordine, Enti e rappresentanti della comunità Rom facilita l’approccio al tema.

Il confronto tra la popolazione Rom, Istituzioni e Forze di Polizia può fornire, al nuovo “Network Europeo”, forza e nuove opportunità”, così nel suo discorso Isabela Mihalache, Unità di Supporto del Rappresentante Speciale del Segretario Generale per le questioni Rom del Consiglio d’Europa.

 

Il Prefetto Antonino Cufalo, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza,  Direttore Centrale della Polizia Criminale, in qualità di Presidente dell’OSCAD (Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori) a margine di questo primo seminario così si è espresso: “Ho maturato una lunga esperienza sul territorio e sono convinto che incontri di questo tipo siano di grande ausilio per le attività operative, perché consentono di fare rete e mettere a fattor comune le esperienze di lavoro, fornendo un significativo apporto in termini di prevenzione in ambito nazionale e transnazionale.

In quest’ottica il Net-Kart Project, di cui l’Italia è partner promotore insieme a Spagna, Portogallo e Romania, ha come scopo principale quello di attivare una nuova cooperazione e networking tra le parti coinvolte nelle lotta alla discriminazione, al fine di scongiurare trattamenti non paritari, rappresentando di fatto una vera e propria linea guida di approccio al fenomeno ”.