Ottimi risultati della Forestale nell’operazione Europol Cobra III

redazione

Il Corpo forestale dello Stato ha partecipato all’’operazione internazionale COBRA III attivando la sua rete di oltre 50 uffici dislocati sul territorio ed in dogana e con attività di intelligence e investigative, in sinergia con gli uffici doganali e territoriali del servizio CITES del Corpo forestale dello Stato, coordinati dalla sezione investigativa di Roma. Da parte sua ha effettuato il sequestro in Italia, tra gli altri, di: 5 corni di rinoceronte, 60 pezzi di avorio tra oggetti lavorati e zanne grezze, una pelle di ghepardo, 30 pezzi di corallo, oltre 120 confezioni di medicina alternativa orientale con parti di orchidea e saussurea, inoltre farfalle, cavallucci marini e oltre 50 pelli di coccodrillo del Nilo. Inoltre il Corpo forestale dello Stato ha sequestrato 324 animali vivi tra cui tartarughe di terra, lupi selvatici di origine nordeuropea, ibridi di lupo e cane, un’’aquila del Bonelli, due caimani dagli occhiali e un serval africano.  

L’’operazione COBRA III, condotta in due fasi tra la metà di marzo e la fine di maggio 2015, ha visto coinvolti 62 Paesi del mondo tra Europa (25), Africa, Asia e America. Decine di persone  arrestate con indagini che proseguono ancora in molti Paesi.

Per la prima volta invece è Europol, la polizia europea emanazione del Trattato di Maastricht, che si occupa di questi crimini incoraggiando la cooperazione tra i maggiori Paesi europei consumatori ed importatori di risorse naturali e i Paesi di origine delle specie trafficate. 

I risultati pubblicati in un comunicato stampa ufficiale dell’’Europol de L’’Aia oggi evidenziano gli ottimi risultati complessivi ottenuti, tra cui: 12 tonnellate di avorio di elefante e almeno 119 corni di rinoceronte sequestrati, 11.439 esemplari morti e vivi, quasi 2.000 parti e prodotti di specie protette, oltre 6 tonnellate di legname tropicale illegale, piante e parti di animali.

Inoltre, 100.000 pillole di medicina tradizionale asiatica contenente specie protette sono state confiscate. L’operazione è stata organizzata dalla associazione delle nazioni del Sud-est asiatico Wildlife Enforcement network (Asean-wen) e dal Lusaka Agreement Task Force di Nairobi (LATF), e sostenuta da numerose Autorità internazionali e organizzazioni come l’Interpol e la CITES.

 

Le aree del mondo interessate in primo luogo sono state quelle maggiormente coinvolte dalle condotte criminali a danno delle specie di flora e fauna in via d’estinzione. Il riferimento è alla tigre, alle diverse specie di rinoceronte asiatico e africano, all’antilope tibetana, agli orsi dal collare e malesi, all’elefante africano e asiatico, e alle altre migliaia di specie usate dai collezionisti, commercianti e trafficanti di ogni continente per ricavare profitti a spese della biodiversità del Pianeta. Già organismi internazionali  promuovono da anni operazioni su vasta scala e a carattere mondiale per assicurare maggiore efficacia alle azioni di contrasto ai cosiddetti wildlife crimes ottenendo enormi risultati in termini di Paesi coinvolti e di specie sequestrate (operazione TRAM, RAMP, ecc.).