“Ovale Oltre Le Sbarre”, firmato il Protocollo Fir/Dap

redazione

Oggi, presso la Scuola dello Sport del CONI “Giulio Onesti”, a Roma, il
Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Santi Consolo e il
Presidente della Federazione Italiana Rugby Alfredo Gavazzi hanno
sottoscritto il protocollo d’intesa, denominato “Ovale Oltre le Sbarre”, che
porterà ad ampliare ulteriormente la pratica del gioco negli istituti
penitenziari, dove la Federazione Italiana Rugby è già attiva da anni
attraverso i propri Club e con un impegno diretto all’interno di numerosi
istituti su tutto il territorio nazionale. Alla firma del protocollo era
presente il Presidente del CONI Giovanni Malagò.

L’impegno nelle carceri ha un ruolo centrale nel programma di responsabilità
sociale della Federazione Italiana Rugby, un impegno a cui oggi si affianca
in via formale anche quello del DAP.

Il progetto di FIR per le persone detenute vede due Club direttamente
collegati agli istituti penitenziari per partecipare al Campionato Italiano
di Serie C, grazie a una apposita normativa garantita dal Consiglio
Federale, mentre numerose altre Società sono impegnate a diffondere il gioco
e il modo di essere tipico della palla ovale in numerosi istituti per adulti
e minorili di tutta Italia.

Presenti all’appuntamento anche il Consigliere Federale Stefano Cantoni,
coordinatore di “Ovale oltre le sbarre” per la FIR, gli Azzurri Carlo Canna
e Giovanni Licata in rappresentanza della Nazionale, l’ex internazionale
Walter Rista e Stefano Cavallini in rappresentanza de La Drola di Torino e
La Dozza di Bologna, due delle squadre di Serie C direttamente collegate ad
istituti carcerari.

“Il rugby è uno sport straordinario, capace come nessun altro di appianare
ogni differenza sociale, di far percepire a chi lo pratica il senso di
rispetto per il regolamento. Non è un caso che il nostro sport, nonostante
le sue nobili origini, rappresenti oggi un formidabile strumento per
agevolare il percorso di recupero dei detenuti. Siamo fieri del nostro
progetto ‘Ovale oltre le sbarre” – ha dichiarato il Presidente della FIR,
Alfredo Gavazzi – e felici che il Dipartimento di Amministrazione
Penitenziaria vi abbia aderito con entusiasmo, conferendogli una legittimità
ancora maggiore. Il Consiglio Federale è l’organo eletto dalle Società di
tutta Italia non solo per amministrare il nostro sport, ma per promuovere i
valori istituzionali su cui il rugby italiano si fonda, e siamo orgogliosi
del percorso avviato e delle determinazioni assunte per far sentire a pieno
titolo le squadre degli istituti di pena parte integrante del nostro
movimento”.

“Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria sostiene e promuove i
progetti sportivi nelle carceri italiane ed è impegnato in un attento
recupero degli impianti affinché in tutti gli istituti penitenziari lo sport
possa diventare una pratica diffusa e occasione di una sempre maggiore
partecipazione della società alla vita detentiva – ha dichiarato Santi
Consolo. – Lo sport in carcere offre alle persone detenute la possibilità di
curare il benessere psico-fisico e di apprendere il rispetto per le regole e
per l’avversario. Grazie al contributo di società e associazioni sportive,
del Coni e delle Federazioni, nelle carceri italiane nel tempo si sono
costituite vere e proprie squadre sportive, dal calcio, al volley al rugby,
che partecipano a campionati ufficiali e che gareggiano con squadre esterne
nelle strutture sportive degli istituti penitenziari. La sottoscrizione del
protocollo con la FIR conferma e rafforza l’impegno per rendere il tempo
della detenzione un’opportunità di cambiamento”.