Palermo, un premio speciale per le vittime della mafia

Tiziana Montalbano

  “U tagghiamu stu palluni” è il titolo del brano rap scritto e cantato in dialetto palermitano dai Combastas, band del capoluogo siciliano. Il pezzo, realizzato con il patrocinio della Questura di Palermo e della Fondazione “Progetto legalità onlus-In memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime di mafia”, ha ricevuto il premio speciale per l’impegno civile, nell’ambito della X edizione del Premio Videoclip Italiano. “U tagghiamu stu palluni” è una minaccia che ogni bambino palermitano che abbia giocato a pallone in strada conosce bene: è la lamentela con cui gli abitanti di un quartiere, disturbati dai rumori, minacciano di interrompere il loro passatempo”. Dunque, metaforicamente, significa mortificare la speranza e l’indole dei bambini a giocare in libertà, così come, a distanza di qualche anno, codici mafiosi più diretti cercheranno di condizionare le libertà individuali di quei ragazzi diventati adulti. Il videoclip, che lancia un messaggio di speranza per la città di Palermo e per i suoi cittadini auspicando un futuro migliore basato sull’onestà e sulla legalità, è stato sottotitolato in italiano. Prodotto da “Zerocento” di Palermo e diretto da Armando Trivellini, ha tra i protagonisti l’attore Sasà Salvaggio. Alla realizzazione del video hanno contribuito come partners promozionali Il Sole24ore e il Giornale di Sicilia.