Pizzinato:"Piu invalidi oggi che dopo la seconda guerra mondiale"

Massimo Scambelluri

‘I due operai morti sabato scorso a Marghera sono morti esattamente come 13 lavoratori nel porto di Ravenna il 13 marzo 1987. Sono passati 21 anni e la legge fatta allora non è stata ancora applicata”. Una negatività, quindi, che viene da lontano, un tema, quello della sicurezza sul lavoro, che rimane irrisolto nonostante gli anni e gli appelli di lavoratori, sindacalisti, politici cui si è aggiunto, la scorsa settimana, anche quello del Pontefice. Oggi il senatore Antonio Pizzinato, ex segretario della CGIL, ha pronunciato queste parole nel corso della commemorazione dei lavoratori deportati in Germania della Franco Tosi al posto del ministro del Lavoro, Cesare Damiano. “Oggi – ha proseguito Pizzinato – gli invalidi del lavoro sono più degli invalidi di guerra nel 1948, un dato che deve far riflettere e deve spingerci ad agire ciascuno secondo il proprio ruolo. Dopo la seconda guerra mondiale avevamo 830.000 invalidi: oggi ne abbiamo un milione”. Antonio Pizzicato ha poi chiesto che venga predisposto immediatamente un testo unico sulla sicurezza sul lavoro ma che deve soprattutto cambiare l’etica con la quel vengono gestite le aziende mettendo al centro la persona e la sua incolumità fisica al di sopra del profitto e della produttività’.