Privacy: si alla rilevazione biometrica della mano

Roberto Imbastaro

Il Garante per la protezione dei dati personali ha per la prima volta autorizzato il trattamento di dati biometrici per consentire l’accesso del personale in aree particolarmente sensibili. Si tratta di una novità assoluta per l’Italia, anche se il sistema non ha nulla a che vedere con il sistema di rilevazione delle 10 impronte digitali recentemente introdotto negli USA. Il sistema, che sarà operativo in una Soprintendenza archeologica, consente di rilevare le caratteristiche geometriche della mano cui associa un algoritmo crittografico che viene poi archiviato nella memoria interna del sistema. Il sistema non è collegato in rete e può essere attivato solo attraverso una password numerica scelta dal dipendente. Il sistema è stato ritenuto dal Garante lecito e proporzionato allo scopo per il quale è stato richiesto perché, a differenza delle impronte digitali, le caratteristiche geometriche della mano non sono descrittive al punto tale da risultare uniche. Il Garante ha comunque deciso che la Soprintendenza si attivi per integrare l’informativa ai dipendenti sul trattamento dei dati personali e metta in atto anche procedure alternative di accesso per quei dipendenti che non vogliono o non possono avvalersi della rilevazione biometrica della mano.