Reggio Emilia: “Guanxi”, la Polizia contro la criminalità cinese

Paola Fusco

La Polizia di Reggio Emilia ha portato a termine un’operazione contro la criminalità cinese, con l’arresto di cinque persone e il sequestro di due appartamenti e un bar. Le indagini erano iniziate dopo un tentato omicidio commesso lo scorso mese di giugno, nei pressi della stazione ferroviaria di Reggio Emilia, ai danni di un cittadino cinese da parte di suoi connazionali che lo avevano colpito con un’arma da taglio. In quell’occasione la Mobile aveva arrestato i due autori del ferimento e avviato le indagini per capire il contesto in cui era maturato l’episodio. L’attività investigativa di questi mesi ha portato a individuare, nell’ambito della comunità cinese cittadina, un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione, anche minorile, alle estorsioni ai danni di imprenditori loro connazionali, allo spaccio di droga e al favoreggiamento della permanenza di clandestini sul territorio nazionale. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati, tra l’altro, due appartamenti utilizzati per far prostituire giovani donne, un bar ritenuto il ritrovo dell’associazione, e due autovetture. Il gruppo faceva capo a un cinese che si avvaleva di fiancheggiatori per commettere le estorsioni e per favorire l’associazione sfruttavano anche il forte vincolo di solidarietà detto “Guanxi”, il termine che nella cultura cinese rappresenta una sorta di “parola magica” che può “aprire a un cinese qualunque porta”.