Rifiuti: la Forestale di Pescara scopre metalli pesanti nel compost per terreni agricoli

Paola Fusco

È stato sequestrato un grosso impianto di compostaggio a Montesilvano (Pescara) dal personale del locale Comando Provinciale del Corpo forestale dello Stato nell’ambito dell’operazione “Toxic Country”, che ha portato alla scoperta di rifiuti altamente pericolosi. Alla base del sequestro diverse le ipotesi di reato: traffico di rifiuti pericolosi abbandonati nelle campagne coltivate, false attestazioni, emissioni di gas e fumi molesti e altre violazioni al codice dell’ambiente. Dopo mesi di accurate indagini, la Forestale ha scoperto che nell’azienda di stoccaggio sono confluite, nel corso di quasi tre anni, circa 12mila tonnellate di fanghi provenienti in gran parte da impianti di depurazione delle acque oltre che dall’Abruzzo, anche dalla Toscana, dal Lazio, dalle Marche, dalla Puglia, dall’Umbria e dalla Campania. In particolare nei campioni di compost sottoposti a sequestro dagli uomini del Corpo forestale dello Stato sono stati trovati rame, zinco, cadmio, idrocarburi ed elevate quantità di batteri tra cui enterococchi e streptococchi. Tali sostanze altamente pericolose venivano sparse su centinaia di ettari di terreni agricoli del Chietino destinati alla coltivazione di grano e foraggi. Sono tuttora in corso le indagini da parte del personale del Corpo.