Roboze chiude il suo primo round di investimenti e punta ad una crescita del 500%

redazione

Dopo soli 3 anni e la fiducia di clienti del calibro di General Electric, Airbus, Iveco, Dallara Automobili, solo per citarne alcuni, Roboze consolida giorno dopo giorno il suo ruolo di leader nella progettazione e nella produzione delle stampanti 3D più precise al mondo per super polimeri.
Oggi, l’obiettivo di diventare market leader mondiale nel settore stampa 3D per super polimeri è più vicino, grazie all’iniziale investimento di 3 milioni di euro da parte di Equiter SPA, società partecipata da Intesa Sanpaolo, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Fondazione CRC , selezionata dalla Banca europea degli investimenti per la gestione di 124milioni di euro, in Roboze che chiude il suo primo round d’investimento con il più grande fondo italiano dedicato alla ricerca e all’innovazione nel Sud Italia e uno tra i maggiori fondi europei.
“Grazie al nostro primo round d’investimento potremo accelerare la crescita in modo repentino, sviluppando più velocemente nuove tecnologie e materiali di stampa 3D su cui stiamo già lavorando. Inoltre, avvieremo subito una fortissima fase di espansione commerciale in EMEA e USA”, ha commentato Alessio Lorusso, CEO&Founder di Roboze.
Ad oggi, Roboze ha registrato una crescita del 100% ogni anno e punta a una crescita del 500% raggiungendo gli 80 dipendenti il prossimo anno. Le stampanti 3D Roboze sono usate oggi in 24 Paesi nel mondo e sono supportate da rivenditori strategici e partner per ogni area a livello globale.

“L’investimento del fondo RIF, gestito da Equiter, in Roboze avviene dopo una attenta analisi finanziaria e tecnico scientifica che ha confermato il potenziale di della società. È una operazione di mercato, che risponde alle logiche di intervento proprie del private equity, e che ha l’obbiettivo di accelerare il percorso di crescita già avviato dalla società pugliese. Questo investimento testimonia la flessibilità e l’innovatività degli strumenti finanziari messi a disposizione dalla Banca Europea degli Investimenti attraverso il Miur”, ha commentato Enrico Bertoni, direttore generale di Equiter.

Tra i partner scientifici e i committenti Roboze ritroviamo numerosi e qualificati centri di ricerca: l’Università e il CNR di Catania, l’Istituto Italiano di Tecnologia, il Royal Melbourne Institute of Technology, il Politecnico di Torino, il Politecnico di Bari e alcuni dei più grandi centri di ricerca di elettronica, optoelettronica e medicina in Corea del Sud.

Nell’ottica di rafforzare il posizionamento sul mercato di settore, questa evoluzione dell’azienda si traduce in una sempre maggiore focalizzazione sulle soluzioni di stampa 3D per la produzione di parti finite funzionali con polimeri ad alte prestazioni, sostitutive dei metalli anche in applicazioni estreme, che hanno reso Roboze punto di riferimento nel mercato.

L’investimento permetterà inoltre di accelerare anche lo sviluppo di nuove tecnologie e materiali per l’industria medicale ed aeronautica, oltre che a rafforzare la propria presenza nell’area EMEA e USA.

Roboze ora punta di diritto a conquistare la leadership di mercato nel settore della stampa3D per super polimeri per applicazioni estreme.