Roma, Botticelle: cavalli e puledri maltrattati

Francesco Giugni

Cavalli e puledri maltrattati a Roma nell’ex Mattatoio di Testaccio.

La procura di Roma, e in particolare il pm Alberto Galanti, ha aperto un’indagine relativamente alla cattiva gestione delle botticelle (le tipiche carrozzelle romane) e ha deciso di procedere per maltrattamenti di animali nei confronti di 38 vetturini che sono stati iscritti nel registro degli indagati.

L’inizio delle indagini da parte degli inquirenti del Nirda (Nucleo speciale per la tutela degli animali) è partita su richiesta degli animalisti che già da tempo invocano l’abolizione delle botticelle e segnalano le pessime condizioni in cui questi animali sono costretti a vivere a causa della scarsa luce e della poca aria delle stalle piccole e piene di rifiuti. 

Nel mirino degli investigatori sono finiti anche due funzionari, rispettivamente del Campidoglio e della Asl, che, invece di segnalarle per insistere circa la chiusura, avrebbero coperto le irregolarità delle stalle dell’ex mattatoio (locali dell’Università di Roma Tre che tra l’altro li rivendica), poste sotto sequestro già da un anno e mezzo,  precisamente dopo il blitz della Forestale nelle stalle di Testaccio dell’ottobre 2014.

Gli inquirenti in quella circostanza, più che problemi di tipo igienico sanitario, riscontrarono irregolarità sulla registrazione degli animali all’anagrafe equina: due cavalli, infatti, risultarono senza chip identificativo obbligatorio che traccia la provenienza, i dati anagrafici e la proprietà.

I due animali, che erano tenuti in stalle buie e in cattive condizioni di nutrizione, quindi, erano stati affidati ai veterinari.

Il sostituto procuratore Alberto Galanti sta indagando, inoltre, anche sulla nuova scuderia di Villa Borghese dove il Campidoglio ha costruito 121 stalle con propri fondi (oltre 700 milioni di euro) dove i cavalli e i puledri dovrebbero essere trasferiti a breve.