Roma: diritti umani, a Palazzo Giustiniani simposio su schiavitù

Tiziana Montalbano

Nei paesi industrializzati sono oltre 350mila le persone sottoposte a lavoro forzato e nel resto del mondo, spesso negli Stati governati da regimi autoritari, il numero arriva a oltre 12 milioni di uomini, donne e bambini oppressi dal fenomeno della riduzione in schiavitù, del lavoro forzato e della tratta di esseri umani. È sulla base di questi dati, forniti dall’Organizzazione internazionale del lavoro, che si discute oggi a palazzo Giustiniani nel simposio organizzato dall’Unione forense per la tutela dei diritti dell’uomo. L’evento mira a sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sul tema riassunto nel titolo: "La schiavitù del XXI secolo: tratta degli esseri umani e lavoro forzato". Al termine dell’incontro, al quale partecipano il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna, il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, la vicepresidente del Senato, Emma Bonino, la vicepresidente della commissione Esteri della Camera, Fiamma Nirenstein, e il presidente del Copasir Francesco Rutelli, si svolgerà la
cerimonia di consegna del XIII Premio internazionale per i diritti umani Ludovic Trarieux all’avvocato U Aye Myint, perseguitato in Birmania per la sua attività contro il lavoro forzato. Nel corso del convegno viene messo in luce il rischio della frammentazione normativa e la mancanza di coordinamento tra le istituzioni e le organizzazioni non governative, che svolgono un’opera fondamentale nei confronti delle vittime della tratta sostenendole nella denuncia dei loro aguzzini e accompagnandole lungo un percorso di recupero sociale e umano.