Roma, la rivolta della Celere

Paola Fusco

I poliziotti della Mobile hanno proclamato per sabato "il primo sciopero delle forze dell’ordine". Incalza la protesta degli agenti dei 14 reparti Mobile italiani, originata dal mancato pagamento degli straordinari da gennaio a oggi. L’iniziativa, a ventiquattr’ore dal G8 dei ministri della Giustizia e dell’Interno, che sarà presieduto dai ministri Angelino Alfano e Roberto Maroni, nasce dal Movimento per la sicurezza affiliato al Coisp che, solo a Roma, ha mille iscritti, quasi tutti del reparto Mobile. “Facciamo turni massacranti anche di 12 ore” ha spiegato il segretario generale Adolfo Gugliemi “ci spediscono come pacchi postali da una città all’altra per coprire i buchi degli organici. Ci fanno tornare a Roma dalle trasferte a Napoli o da altre città d’Italia perché è più conveniente pagarci 3 o 4 ore di straordinario piuttosto che il pernottamento in albergo. Poi, però, quegli straordinari obbligatori nemmeno ce li pagano: sono 5 mesi che non vediamo un centesimo e intanto le ore di lavoro extra aumentano e i soldi non arrivano". Questi i numeri secondo la sigla sindacale: i "celerini" in Italia sono circa 5 mila e ognuno di essi avrebbe un credito di 340 euro per straordinario arretrato non pagato, per un totale di 8 milioni e mezzo di euro. Lo sciopero è vietato alle forze dell’ordine. "E’ vero – spiega Guglielmi – ma la nostra naturalmente è una provocazione. Sabato adotteremo una forma di "sciopero bianco" usando ogni modalità consentita dalla legge per esprimere la nostra protesta: rispetteremo l’orario, se qualcuno sta male si metterà in malattia, e se arriveranno sassi o botte non faremo i martiri”.