S.Maria Capua Vetere, ancora proteste in carcere: in rivolta le donne detenute ristrette ad alta sicurezza

redazione

Non c’è pace per le carceri campane. E ancora una volta è nel penitenziario di S.Maria Capua Vetere che si infiamma la proteste delle donne e degli uomini tra le sbarre.

 

Spiega il Segretario Nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE Emilio Fattorello: “Ieri ed oggiancora disordini e violenza da parte delle  detenute e detenuti. Cominciano nella giornata di ieri tutte le detenute ad Alta Sicurezza del Reparto SENNA, nella Casa Circondariale di S. Maria C. V., circa 50. Il motivo della protesta è stata la sospensione delle video chiamate in tutte le Sezioni sottoposte ai circuiti ad Alta Sicurezza, negli Istituti della Nazione. Oggi le donne del SENNA, detenute per reati associativi, hanno continuato la protesta, in considerazione che non si è sviluppata la trattativa con i vertici dell’Istituto come erano state abituate in un recente passato….. Oggi a dar manforte alle rivoltose, è stato il Reparto Tamigi con circa 150 detenuti classificati Alta Sicurezza. La protesta messa in atto è particolarmente violenta, con rifiuto di rientro dai passeggi, incendi e distruzione di suppelletti. Il personale della Polizia Penitenziaria attende ordini e regole di ingaggio chiare da parte delle Autorità preposte alla gestione di tale evento critico,con liberatoria di eventuali responsabilita sull’applicazione del. Art. 41 O. P. come invece verificatosi per i noti fatti che qui non siamo a ripetere. Il SAPPE è stato, é e sarà al fianco dei colleghi in divisa e contro alle spettacolarizzazioni e comizi dei vari garanti che soffiano sul fuoco”.