SAP Executive Conference 2011

La Redazione

Il tema “IT DEMOCRACY – Per un’intelligenza collettiva” è stato al centro dell’edizione 2011 della SAP Executive Conference (Villa D’Este – Cernobbio, 4-5 marzo). L’evento annuale organizzato da SAP, leader mondiale nelle soluzioni software per il business, ha coinvolto oltre 80 top manager delle più importanti aziende italiane, rappresentando un’interessante occasione di dialogo e approfondimento sugli ultimi paradigmi tecnologici, sui piu’ recenti modelli di business e sulle nuove dinamiche socio-economiche. Intorno a questi temi si sono confrontati in particolare Agostino Santoni, Amministratore Delegato di SAP Italia, Jim Hagemann Snabe, Co-CEO di SAP AG, Anna Maria Artoni, Vice Presidente Esecutivo di Artoni Group, Andrea Guerra, CEO di Luxottica, Giancarlo Capitani, Amministratore Delegato di  NetConsulting, Umberto Galimberti, Filosofo e Professore presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, e Domenico De Masi, Sociologo e Professore di Sociologia del Lavoro all’Università degli Studi di Roma La Sapienza. Nella società attuale la tecnologia costituisce un importante fattore abilitante per un cambiamento costruttivo, partecipato e diffuso, in cui i singoli possano esprimere al meglio il proprio potenziale e condividere conoscenze, contribuendo proattivamente al successo delle organizzazioni. La consumerizzazione dell’IT e l’affermarsi di cloud computing e mobility avvicinano sempre più la tecnologia al business, dando forma a una vera democratizzazione dell’IT, che consente un processo di progressivo empowerment grazie a cui le persone hanno reale accesso alle risorse tecnologiche e possono collaborare ottimizzando i risultati di business. Le tecnologie rappresentano lo strumento in grado di dare voce agli individui, di garantirne la libera espressione e di metterli in relazione con il mondo. In un’epoca in cui i digital native stanno entrando nel mercato del lavoro il mondo business è destinato ad evolvere rapidamente: i dipendenti sanno usare con disinvoltura i dispositivi più innovativi e sono abituati ad esercitare la libertà consentita dalla tecnologia. È necessario che i modelli di leadership evolvano verso la meritocrazia, che la cultura aziendale diventi un processo bidirezionale, che le persone vengano considerate come una risorsa strategica e che l’ambiente di lavoro rifletta questo dinamismo. In questo scenario l’IT aziendale non può più essere concepita come strumento di controllo. “Gli attuali trend tecnologici gettano le basi affinchè nelle imprese si concretizzi una sorta di personal business responsibility che guidi i singoli ad agire responsabilmente all’interno delle organizzazioni per concorrere agli obiettivi comuni”, ha dichiarato Agostino Santoni, Amministratore Delegato di SAP Italia. “In questo senso è possibile parlare di IT Democracy, ma affinchè questo processo si concretizzi realmente è necessario che le imprese adottino un atteggiamento di collaborazione e apertura. Può sembrare paradossale, ma per essere forti, competitive e vincenti, le organizzazioni devono superare la logica del controllo e aprirsi, in primo luogo verso l’interno, concedendo più libertà e flessibilità ai dipendenti e intendendo l’IT come uno strumento di espressione per consentire alle persone di confrontarsi e di co-innovare, contribuendo al raggiungimento dei fini condivisi”. L’IT Democracy implica quindi il superamento delle gerarchie e delle rigide specializzazioni aziendali e comporta una democratizzazione della vita d’impresa in un flusso biunivoco con meccanismi top-down e bottom-up e in un quadro di libertà, confronto e responsabilità che contribuisce a dar vita a un’intelligenza collettiva. Abilitare l’intelligenza collettiva significa dare voce alle idee di tutti e premiare il merito, ma allo stesso tempo dare seguito solo ai concept di maggior valore discutendoli a livello orizzontale. Per questo motivo la cultura collaborativa si rivela una forma organizzativa in grado di migliorare la produttività e l’agilità del business, perché solo l’intelligenza collettiva è in grado di processare una sempre crescente mole di informazioni, che altrimenti rischia di bloccare le capacità decisionali dell’impresa.  Questo tipo di intelligenza collettiva può scaturire solo dove regna l’IT Democracy e SAP s’impegna da sempre per offrire soluzioni che rispondano alle reali esigenze degli utenti di business e che possono quindi consentire alle imprese di evolvere in questa direzione. L’offerta di SAP è infatti evoluta nel tempo al passo con i cambiamenti di mercato e con le urgenze generazionali e va ora oltre il tradizionale approccio on premise, verso i nuovi paradigmi dell’on demand, dell’on device e dell’in-memory computing e verso modelli di trasparenza, analisi e collaborazione in tempo reale.