SAPPE: “Inaccettabili ritardi per adeguamento buste paga dei poliziotti e carabinieri al rinnovo contrattuale

redazione

“Inaccettabile che poliziotti, carabinieri, militari, nonostante il rinnovo dei contratti siano stati sottoscritti lo scorso gennaio, debbano ancora attendere sia gli arretrati del 2016-2017 sia l’adeguamento dello stipendio da gennaio 2018 per alchimie tecnocratiche ed una assurda burocrazia che mortifica le legittime aspettative di chi attende da anni, in busta paga, l’adeguamento dello stipendio rischiando la vita per garantire sicurezza al Paese, per le strade e nelle carceri d’Italia”.
Dura presa di posizione di Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, sul mancato accreditamento del rinnovo contrattuale negli stipendi alle donne e agli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria e dei comparti sicurezza difesa e soccorso
Pubblico.
“Oggi tutto è fermo, nonostante la firma del rinnovo contrattuale sia stata a gennaio, per ragioni esclusivamente burocratiche, come la doppia e arcaica cosiddetta bollinatura dei testi dei Dpr firmati dal capo dello Stato che recepiscono gli accordi contrattuali per il personale delle forze di polizia ad ordinamento civile e militare, delle forze armate e del soccorso pubblico. Altrettanto grave e assurdo è constatare che i testi non siano stati ancora trasmessi alla Corte dei Conti per i controlli di rito. Non si tratta solo di salvaguardare categorie di personale fortemente penalizzato in questi ultimi anni, ma soprattutto si viene meno a quella tanto declamata dalla politica“specificità” delle Forze di polizia che dovrebbe garantire la funzionalità di apparati delicatissimi per il sistema Paese!, prosegue Capece”
“Se i Ministri interessati, in primo luogo Minniti, Orlando, Pinotti, non interverranno tempestivamente, assicurando che nella busta di aprile troveremo quanto è dovuto, siamo pronti a mobilitare migliaia di poliziotti penitenziari al fine di tutelare gli stipendi di servitori dello Stato, che finiscono per pagare a caro prezzo il prezzo delle politiche di austerità che subiscono da oltre 10 anni, con l’aggravante di ascoltare periodicamente, e specie in tempi di campagna elettorale, demagogiche dichiarazioni di vicinanza agli operatori del Comparto Sicurezza e Difesa a cui però non seguono fatti ed interventi concreti”,conclude il leader del SAPPE.