Scoperto a Catania un centro commerciale del falso

Roberto Imbastaro

Un vero e proprio “centro commerciale del falso”, 13mila mq. per un ampio e comodo parcheggio, 7.000 mq  in 30 negozi dove scegliere fra una vasta gamma di articoli, con circa ottanta persone addette, dove si rifornivano dettaglianti provenienti dalle province di Catania, Messina, Siracusa, Enna e Ragusa. All’interno di ogni stand, soppalchi costruiti in economia in modo artigianale, colmi di scatoloni, scaffali e armadi sui cui erano esposti capi di abbigliamento, giocattoli, utensili elettrici, bigiotteria, borse e pelletteria, accessori per telefonia, portachiavi, ecc., riproducenti le più note griffe: Dolce e Gabbana, Armani, Just Cavalli, Burberry, Gucci, Alviero Martini, Diesel,   perfettamente imitati  e pronti per essere immessi sul mercato. E’ in corso di svolgimento la quantificazione degli articoli posti sotto sequestro che che ammonta a oltre  80.000 pezzi contraffatti o non a norma CEE, molti dei quali pericolsi, come gli utensili elettrici e i giocattoli per bambini. Il valore del capannone sequestrato è di 7 milioni di euro ed il proprietario, per la locazione, percepiva 25mila euro al mese. Oltre alla contestazione della contraffazione, sono state accertate violazioni sulla normativa della sicurezza sul lavoro e prevenzione incendi. Nel tetto del capannone è stata rilevata la presenza di eternit, mentre i servizi igienici quasi del tutto inesistenti, presentavano gravissime carenze, per non parlare dei montacarichi, presenti in varie zone del locale, assolutamente pericolosi. Quattro cinesi che gestivano i vari stand e il proprietario del capannone sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Catania. Sono in corso accertamenti per l’individuazione dei canali di approvvigionamento.