Serpelloni, drug test non vale da solo

Paola Fusco
Il drug test che si effettua sulla saliva attraverso un tampone, previsto dal testo sulla sicurezza
stradale in via di approvazione nei prossimi giorni, non ha validità assoluta se non è associato a esami clinici e comunque va sempre effettuato da personale medico: lo ha precisato Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento nazionale antidroga della Presidenza del Consiglio, intervenendo a una conferenza stampa a Palazzo Chigi. ”Stiamo consigliando di far fare questo tipo di test,
cosiddetto di primo livello – ha spiegato – a personale sanitario, perché è un esame invasivo. E comunque deve essere sempre associato a esami clinici, di cosiddetto secondo livello, perchè quelli di primo livello non evidenziano la presenza di alcune sostanze, come ad esempio le metanfetamine (ecstasy), la ketamina, l’Lsd, la cannabis sintetica”, che invece altri tipi di esami, ad esempio quelli del sangue e delle urine, possono diagnosticare. Serpelloni ha sottolineato come ”la diagnosi
finale deve risultare dalla somma degli esami di entrambi i livelli, e se possibile anche degli accertamenti strumentali, cioè i test di reattività”. Ma su strada non e’ detto che si possano fare esami del sangue o delle urine o test di reattivita’, e dunque che succede se trovati positivi al solo test sulla saliva? ” La polizia puo’ sospendere cautelativamente la patente per dieci giorni, in
attesa degli ulteriori esami” ha precisato Serpelloni.