Sicurezza aerea, Airp: ricostruiti 6 pneumatici su 7

Paola Fusco

 In sei casi su sette un aereo tocca il suolo con pneumatici ricostruiti. E un pneumatico per aerei viene ricostruito in media per sei volte. A riferirlo è l’Airp, l’Associazione italiana ricostruttori pneumatici, sottolineando che "anche gli aerei militari e gli aerei utilizzati dalle scuole di volo, oltre a quelli appartenenti a compagnie aeree commerciali usano pneumatici ricostruiti". Un tassello di sosteniblità a tutela dell’ambiente per l’Airp visto che, secondo Skytreads, l’azienda americana specializzata nei pneumatici per aerei, "per costruire un pneumatico nuovo per aereo sono necessari 22 galloni di petrolio, mentre per ricostruire il battistrada dello stesso pneumatico, ne occorrono solo sette". "Si tratta – spiega l’associazione – di un dato poco noto ai non addetti ai lavori, ma perfettamente coerente con il fatto che i pneumatici ricostruiti sono assolutamente sicuri, tanto che, nonostante le rigidissime norme di sicurezza sul trasporto aereo, un pneumatico per aereo viene ricostruito mediamente sei volte, come testimoniano i dati forniti dal Trib, il Tire retread & repair information bureau". "Un pneumatico per aereo – spiega ancora l’Airp – deve possedere qualità particolari ed è caratterizzato da un processo di produzione piuttosto complesso, data la particolare funzione a cui è destinato. Il suo peso può essere anche 17 volte superiore rispetto a quello di un normale pneumatico per auto e la quantità di lavoro che la sua produzione comporta può essere di ben 45 volte maggiore". E non solo. "I pneumatici per aereo, poi, – continua l’Airp – devono essere comunque leggeri, a dispetto delle loro dimensioni, e sufficientemente forti da resistere a grandi sollecitazioni, soprattutto nella fase di atterraggio. Il modo peculiare in cui sono utilizzati porta a un veloce consumo del battistrada, ma la struttura portante resta integra anche quando l’usura ha portato la profondità del battistrada vicino al margine di sicurezza". E così, grazie alla ricostruzione, prosegue l’Airp, è possibile dotare "le strutture portanti usate di un nuovo battistrada, naturalmente dopo aver eseguito rigorosi controlli per verificare che siano ancora perfettamente integre le loro caratteristiche di sicurezza e la loro funzionalità. L’uso dei ricostruiti, inoltre, consente alle compagnie aeree anche notevoli risparmi, se si considera che, secondo Skytreads, l’azienda americana specializzata nei pneumatici per aerei, il costo dei pneumatici è la terza voce di spesa, dopo il personale e il carburante, per le compagnie aeree. "Grazie all’uso dei ricostruiti – spiega ancora l’Airp – possono essere ottenuti ulteriori risparmi nell’ottimizzazione dei consumi di materie prime, un’esigenza diventata prioritaria con l’affacciarsi sulla scena mondiale di nuovi formidabili utilizzatori come Cina, India, Brasile, Russia e altri Paesi emergenti".