Sicurezza aerea, arriva il sistema Lidar

Domenico Silvestri

Si chiama Lidar ed è un nuovo strumento per rilevare la presenza di cenere nell’atmosfera durante le
eruzioni vulcaniche e per valutare l’impatto sulla sicurezza del volo. A presentarlo sono stati oggi l’Enac, l’Aeronautica Militare e il Cnr, che hanno illustrato i risultati della sperimentazione in volo del
Light Detection and Ranging (Lidar), sistema laser fornito dal Cnr, che opportunamente installato a bordo di un velivolo C27J dell’ Aeronautica Militare, potra’ rilevare la presenza di ceneri nell’atmosfera in concomitanza con le eruzioni vulcaniche.
L’attivita’, ideata durante l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull che aveva comportato un blocco dei voli in tutta Europa, è durata 8 mesi e ha coinvolto un team di esperti delle varie realtà interessate, Enac, Aeronautica militare, Cnr (Dipartimento Terra e Ambiente Istituto di Scienze dell’Atmosfera) ed Enea, con il supporto del Dipartimento della Protezione Civile, che hanno dovuto affrontare problemi di installazione, di integrazione e di compatibilita’ elettromagnetica del sistema con il velivolo. La parte relativa alla sperimentazione in volo, condotta da personale del Reparto Sperimentale dell’ Aeronautica, e’ avvenuta durante la recente eruzione dell’Etna e, grazie all’affidabilità scientifica dimostrata del Lidar, ha dato riscontri positivi. Nello specifico, le prove in volo sono state finalizzate alla
possibilita’ di verificare sul campo le previsioni fatte dai centri Volcanic Ash Advisory Centers (VAAC) attraverso la misurazione della concentrazione di particolato presente nell’atmosfera che viene
ottenuta numericamente dalla rilevazione ottica del suo indice di rifrazione. La possibilità di utilizzare il sistema Lidar rappresenta per l’ Enac un ulteriore elemento per la gestione delle decisioni da assumere in materia di chiusura o limitazione dello spazio aereo in quanto, con questo strumento, sara’ possibile verificare l’effettiva presenza della cenere vulcanica nell’atmosfera e individuare le zone che rispettano i parametri di sicurezza del volo. L’ apparecchiatura proietta dall’ interno del velivolo verso l’alto un raggio laser; la successiva misura dell’indice di rifrazione permette, attraverso modelli matematici, di correlare il dato ottenuto con la concentrazione di particelle presenti nell’atmosfera.
Il sistema, proprio perché imbarcato su un aereo, ha un’enorme flessibilità operativa rispetto alla versione ”terrestre” e consente, a partire dalla quota del velivolo, di analizzare l’atmosfera fino alle altezze normalmente raggiunte dai moderni aeromobili utilizzati per il trasporto aereo dall’ aviazione commerciale. La presentazione del progetto si e’ svolta questa mattina presso il Centro Sperimentale di Volo di Pratica di Mare, alla presenza, tra gli altri, del Generale di Squadra Aerea, Giuseppe Marani Comandante Logistico dell’ Aeronautica Militare e del Direttore Generale dell’ Enac Alessio Quaranta.