Sicurezza alimentare: CIA, un manuale per tutelare i consumatori

Paola Fusco

Arriva un completo e dettagliato "vademecum" per dare all’impresa il supporto informativo necessario perché, in tutti i suoi processi, i capisaldi più fermi siano rappresentati proprio da sicurezza, igiene e qualità. Si tratta del Manuale di corretta prassi operativa in materia di igiene predisposto dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori. È il primo nel settore, insieme a quello dall’Associazione italiana allevatori (relativo, però, solo alle aziende zootecniche), a essere approvato in Italia dal ministero della Salute. Il Manuale è stato presentato nel corso di una conferenza stampa del presidente nazionale Giuseppe Politi e alla quale ha partecipato Silvio Borrello, direttore generale della sicurezza degli alimenti e della nutrizione del ministero della Salute. Garantire standard elevati di sicurezza igienico-sanitaria è, d’altra parte, uno dei principali obiettivi dell’Unione europea ed è oggetto di un insieme organico di regolamenti emanati in questi ultimi anni, meglio noti come "pacchetto igiene" per una migliore tutela della salute pubblica. I "Manuali di corretta prassi" sono, quindi, ha ricordato Borrello, "indicati dal regolamento europeo 852/2004 come strumenti fondamentali per favorire il rispetto delle norme e il raggiungimento di elevati standard di sicurezza igienico-sanitaria. I Manuali, per essere ritenuti operativi, devono essere validati dal ministero competente". La validazione del Manuale Cia, rivolto ai produttori agricoli e zootecnici, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 213 dell’11 settembre scorso. Con il pacchetto igiene, il settore primario, che nella normativa precedente era parzialmente interessato dai principi dell’autocontrollo, entra a pieno titolo nella logica della responsabilità sull’adozione di idonee misure di prevenzione. Attualmente la stragrande maggioranza degli agricoltori e degli allevatori, che svolgono solo l’attività primaria, devono individuare – come ha affermato il presidente della Cia – i pericoli dei propri specifici processi produttivi, attuare buone prassi operative, adottare alcune procedure, effettuare alcune registrazioni. Con il Manuale – ha rimarcato Politi – la Cia ha inteso così fornire informazioni e un supporto operativo alle aziende operanti nel settore primario delle filiere alimentari, diffondere e accrescere ulteriormente la cultura della buona prassi igienico-sanitaria, favorire l’adozione di sistemi semplici, ma efficaci, di prevenzione dai pericoli igienico-sanitari nelle diverse tipologie aziendali in agricoltura". Il manuale predisposto dagli uffici tecnici della Cia risponde, dunque, a queste esigenze ed è articolato in tre parti. Linee guida che descrivono i pericoli fisici (come frammenti di vetro, terra o foraggi nel latte), chimici (residui di fitofarmaci), biologici (microrganismi patogeni) e le misure preventive e di controllo da adottare. La Cia, inoltre, ha predisposto una serie di strumenti operativi informatici e telematici, come il quaderno di campagna integrato – grazie al progetto Se.T.A. cofinanziato dal ministero delle Politiche agricole e dal ministero per l’Innovazione tecnologica – per semplificare ulteriormente l’applicazione delle misure preventive e delle registrazioni, grazie all’elaborazione sistematica dei dati e delle informazioni aziendali. Il Manuale sarà on line sui siti del ministero della Salute e della Cia in modo da informare e orientare agricoltori, tecnici consulenti e gli operatori pubblici (come le Asl) preposti ai controlli aziendali.