Sicurezza alimentare, nel 2007 sequestri per 22 milioni

Paola Fusco

Il settore agroalimentare italiano nel 2007 ha subìto, da parte dell’Istituto controllo qualità del Ministero delle politiche agricole, migliaia di controlli e sequestri per un totale di 22 milioni di euro. Dati forniti da “Italia a tavola 2008”, il quinto rapporto sulla sicurezza alimentare, presentato dal Movimento per la Difesa del Cittadino (Mdc) e Legambiente, resoconto delle operazioni svolte lo scorso anno per garantire la sicurezza del consumatore. Nel dettaglio, dalla relazione annuale dell’Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari, risultano 39.500 ispezioni effettuate e oltre 29.500 operatori controllati nel 2007. Complessivamente sono stati controllati circa 92.000 prodotti e analizzati 11.000 campioni di cui il 9% sono risultati irregolari. Tra i prodotti più controllati quelli del settore vitivinicolo, oli e grassi, lattiero caseario e ortofrutta. L’Ispettorato ha elevato circa 4.700 contestazioni amministrative, eseguendo 733 sequestri per un valore economico di 22,7 milioni di euro. Da parte del Corpo Forestale dello Stato sono stati effettuati 1200 controlli, di cui 298 nel settore zootecnico, 125 nell’agricoltura biologica, 51 nel settore degli Ogm e 144 sanzioni amministrative per un ammontare di 30.500.000 euro. Il dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali ha riscontrato, nel suo rapporto sull’attività del sistema di allerta per alimenti e mangimi, irregolarità che vanno dalla presenza di microtossine, alla salmonella e additivi e coloranti fuori norma. Infine, i numeri dell’attività di controllo svolta dalla Guardia Costiera attraverso 50.500 controlli in mare e 250.200 ispezioni a terra: circa 30 le tonnellate di prodotti ittici sequestrate con etichette che recanti una falsa origine, 200 chili di pesce azzurro congelato trasportato violando le norme della catena del freddo e 900 chili di mitili dichiarati a rischio per la salute pubblica. “Un lavoro” commentano in una nota Mdc e Legambiente “che ha evitato che sulle tavole degli italiani arrivassero prodotti scaduti, contraffatti, in cattivo stato di conservazione o di origine incerta”.