Sicurezza cibi, Italia in pole position

Paola Fusco

L’Italia è il primo Paese nell’Unione Europea ”per numero di allerta, di notifiche su prodotti alimentari non conformi alle regole di sicurezza”. A spiegarlo è Silvio Borrello, direttore generale della Sicurezza degli alimenti e della nutrizione del ministero delle Salute, nel corso del convegno "Globalizzazione e malattie croniche" presso l’Istituto superiore di sanità. Il livello dei controlli è molto alto, anche perché, continua Borrello, il nostro Paese importa dall’estero circa "il 70% del suo fabbisogno di pesce e lo stesso avviene per i cereali”. Per quel che riguarda i prodotti vegetali, i primi tre Paesi per numero di problemi o irregolarità riscontrate dall’Italia ”sono Cina, Turchia e Stati Uniti per la presenza di micotossine”. I consumatori devono infine essere educati al ”consumo di alimenti etnici, scelti da 1 italiano su 3. Se si mangia del pesce crudo – conclude Borrello – dobbiamo pensare che può essere il veicolo di alcune malattie, magari per la presenza di alcuni parassiti o batteri se non vi è una corretta conservazione degli alimenti”.